IL MATTINO
Teatro sperimentale in cui è protagonista il linguaggio del contemporaneo
28.05.2017 - 11:08
Sembra viaggiare nei mari dell’Atlantico per arrivare nel Tennesse o oppure nel West Virginia. Musica cantata ed un armonica a bocca; un country con accenni rock, va venire voglia di battere i piedi con discrezioni a ritmo. Uno, due, quattro, dieci, tredici in scena, tredici adolescenti che ballano a quei suoni western. Si dice che chi fa il teatro sia superstizioso, beh allora i giovani attori di Gommalacca Teatro hanno sfatato un mito
Tempo, Tempo, Tempo, Aahha ahha Tempo Tempo. L’enorme drappo rosso nascondeva il palcoscenico allo Stabile, ma si sentiva la voce di Carlotta Vitale, ritmica assieme al altre voci. Si comprendeva che erano tanti. Chissà quanti. Tempo, tempo ahha ahh. Voci giovanili. Poi Carlotta :”la fama e la bellezza di divertirsi”. Almeno questo sembra di ascoltare. Interessante andare al back stage di uno spettacolo; anche se non si vede nulla ma si ascolta e la fantasia vola. Anche questa è magia del teatro. Ed è un gioco anche per chi assiste. Quattro giornate di spettacolo e gioco, iniziata con la metafora della nave, partendo dal Serpentone. Un vero viaggio iniziato qualche anno fa, con pochi viaggiatori all’inizio, per approdare in oltre 70 allo scalo dello Stabile a Potenza.
I Gommalacca Teatro guidati dagli ammiragli Carlotta Vitale e Mimmo Conte hanno compiuto una traversata non facile: sperimentare, costruire, elaborare dal nulla,o quasi ma poco importa, un progetto che coinvolge fasce di età dai piccoli agli adulti, dai principianti agli intermedi e formare poi esperti. Esperti giovanissimi che il teatro lo fanno con professionalità e soprattutto tanta tanta passione. Si spengono le luci e si alza il sipario. Si sente musica, porta lontano. Ed è ancora la nave… Sembra viaggiare nei mari dell’Atlantico per arrivare nel Tennesse o oppure nel West Virginia. Musica cantata ed un armonica a bocca; un country con accenni rock, va venire voglia di battere i piedi con discrezioni a ritmo. Uno, due, quattro, dieci, tredici in scena, tredici adolescenti che ballano a quei suoni western. Si dice che chi fa il teatro sia superstizioso, beh allora i giovani attori di Gommalacca Teatro hanno sfatato un mito. Anzi un doppio mito: i 13 ragazzi di “Juno Quando eravamo” hanno portato fortuna e poi il viaggio è iniziato il 17 di maggio del 17 anno del XXI secolo. Or dunque 13 e 17 sono fortunati; hanno portato allegria a chi è andato allo Stabile. Anche riflessioni, perché il teatro è arte, perché l’arte è anche conoscenza attraverso il sensibile e l’intuizione. Chi sono, Chi siamo, le domande di “Juno Quando eravamo in tre ” . Teatro sperimentale di una classe di adolescenti che racconta il loro mondo, senza l’intermediazione degli adulti, troppo abituati a voler dire agli altri come è la realtà.
Ma il mondo è complesso, in perenne cambiamento e la sfrontatezza garbata nel del gruppo Teen Comedy - assistenti in sala e segreteria i giovanissimi Adriano D'Ecclesiis e Maria Chiara Racana – ha donato uno spaccato di cosa sono e pensano i nostri teen –agers. Spettacolo sperimentale anche in Birdman e Holly dove Birdman, un film di Alejandro Inarritu si intreccia con Colazione da Tiffany di Blake Edwards, Truman Capote e Raymond Carver, il supereroe Birdman dalla maschera di uccello incontro la raffinata Holly vestita di bianco. Uno spettacolo ritmico, suoni, sedie che cambiano, coraggioso e realistico nelle sfuriate di linguaggio colorito. Signori è la realtà ed il teatro oltre ad illusione è anche realtà.
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