IL MATTINO
I viaggi emozionali di Tomangelo Cappelli
23.04.2017 - 18:23
Son passati alcuni anni da allora ma ancora riecheggia nell’aria il suono dolce dell’arpa viggianese , delle ciaramelle e zampogne…..e nonostante tutto, ancora è possibile deliziarsi della visione disvelata della Val d’Agri con il cielo che diventa la volta di un teatro en plein air, dove scorre la Vita con i suoi preziosi tesori, ‘i Gioielli di Famiglia’: borghi/presepe, complessi monumentali, castelli, siti archeologici, riti millenari e campi verdeggianti, eppoi….. la Gente
Per secoli le uniche fiamme apparse a Viggiano erano quelle dei camini, con il fuoco vivo, simbolo ancestrale che con le sue scintille ipnotiche e totemiche riscaldava il corpo e accarezzava l’anima, e quelle delle candele accese in segno di venerazione per la Madonna Nera, una statua bizantina che, la leggenda racconta, fu ritrovata da un pastorello di Caggiano mentre faceva pascolare le sue pecorelle.
Una Madonna che, solo a guardarla, ti incanta, per tanta delicata bellezza e mette i brividi per le emozioni struggenti che accende: capelli ad onde dorate come dorate son le vesti in drappeggi leggiadri…occhi di gemme incastonate, color verde marino brillante, sguardo lieve penetrante a sfiorar le corde più profonde del cuore con il suo Amore Materno, puro e infinito come il Cielo, per la sua regale Creatura che regge sul grembo ergendosi a simbolo di quel carisma, quel sentimento, vero autentico portentoso, limpido struggimento per il Globo intero che porta nella mano destra per ‘toccare’ tutto il firmamento.
Una delle più alte espressioni d’arte dell‘Amore Materno, la statua simboleggia, con slancio subliminale, la prima lezione sapienziale che ogni creatura riceve dalla propria mamma e che si sintetizza nella massima:
FAI TUTTO CON AMORE E LA VITA TI SORRIDERA’!!
Basterebbe ricordare e applicare quotidianamente questa regola per eliminare ansie, stress e paure e per vivere in armonia con se’ stessi, con gli altri e con il mondo. Questa, del resto è la legge su cui si fonda la Famiglia, che costituisce il nucleo primario della Lucanitas, rafforzata dalla condivisione di una visione comune e da una fede inossidabile nei principi universali che ha permesso la costruzione di cattedrali e campanili e di borghi bellissimi che ne rappresentano l’Identità più autentica, tanto amata finanche dai Viaggiatori Contemporanei di tutto il mondo.
La Madonna Nera, con la sua pelle color ebano bronzato, e quel legno nero ‘petrolio’ lasciavano presagire strani, ma santi, avvenimenti e mai nessuno avrebbe immaginato che, dalle flebili fiammelle delle candele, si giungesse alle fiammate inquietanti, con preoccupanti nubi nere, che, fuoriuscendo dalle torri/canne, del Centro petrolifero squarciano i cieli di Viggiano, incendiandoli e diffondendo fumi pesanti e cattivi odori di gas, effetti forieri di scenari apocalittici.
Ora si teme la catastrofe ambientale! Ma tutti sperano in una forma di ‘redenzione’ che, finalmente, veda trionfare il Bene sul Male, confidando, appunto, sulla forza inarrestabile dei Principi Universali, primo tra tutti, l’AMORE per la Vita, per la Natura, per le Persone!!
Petrolio può significare anche ricchezza.
Ma solo a patto che vengano rispettati l’ambiente e la salute delle persone con tutti i sistemi di controllo e di monitoraggio e con l‘avvio di un programma di sviluppo eticosostenibile, improntato su un profondo processo di sensibilizzazione culturale, con l’utilizzazione razionale delle royalties per valorizzare le vocazioni dei territori e i suoi abitanti, e con la promozione del turismo emozionale, la creazione di nuova occupazione, la prevenzione sanitaria con la diffusione di comportamenti sani e corretti e il raggiungimento di una più alta e diffusa Qualità della Vita.
Ricordo ancora brillare il sole in una domenica di settembre di qualche anno fa, a Viggiano, quando, insieme a migliaia di persone, accogliemmo la Madonna, protettrice della Basilicata e icona della Lucanitas, di ritorno dal Sacro Monte. In quella domenica, grazie al parroco don Paolo D’Ambrosio, ho vinto, sospinto dalla energia celeste, l’emozione e dal palco ho rivolto una preghiera corale affinché la Vergine sostenesse i lucani nella Missione d’Amore per un Mondo Migliore e permettesse a tutti di ‘Vivere una Vita che Vale’.
Son passati alcuni anni da allora ma ancora riecheggia nell’aria il suono dolce dell’arpa viggianese (che è stata ‘recuperata’ grazie, soprattutto, a Gaetano Caiazza, presidente della pro loco di Viggiano), delle ciaramelle e zampogne…..e nonostante tutto, ancora è possibile deliziarsi della visione disvelata della Val d’Agri con il cielo che diventa la volta di un teatro en plein air, dove scorre la Vita con i suoi preziosi tesori, ‘i Gioielli di Famiglia’: borghi/presepe, complessi monumentali, castelli, siti archeologici, riti millenari e campi verdeggianti, eppoi….. la Gente.
Sì! la GENTE, che, con la sua profonda pietas, rappresenta l’anima più vera di questa Terra che, ora più che mai, è consapevole della forza delle proprie tradizioni e dei propri valori, e chiede all’unisono di investire concretamente proprio nella LUCANITAS, come Stile di Vita per ritrovare il senso vero dell’esistenza, indispensabile per fare della Vita un’Opera d’Arte.
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