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11.12.2025 - 15:14
Il Centro genetico di Laurenzana ha ospitato la tradizionale asta degli arieti di razza Merinizzata italiana e Gentile di Puglia, evento di chiusura dell’anno promosso congiuntamente dall’Associazione nazionale della pastorizia, dall’Associazione allevatori di Basilicata e dalla Regione Basilicata. Un momento strategico, sia sul piano tecnico sia su quello sociale e di networking. La vendita degli animali sottoposti a performance test è, infatti, uno dei principali strumenti di diffusione del miglioramento genetico all’interno delle aziende, favorisce lo scambio di linee di sangue, contribuisce al contenimento della consanguineità e rafforza la collaborazione tra allevatori, tecnici e Associazioni allevatori. L’edizione di quest’anno ha registrato una partecipazione particolarmente significativa, con oltre 150 allevatori regolarmente iscritti alle operazioni d’asta. Presente per l’occasione anche l’assessore regionale alle Politiche Agricole e Forestali, Carmine Cicala. Sono stati presentati 35 arieti provenienti da allevamenti di Abruzzo, Basilicata, Lazio e Puglia, 25 di razza Merinizzata Italiana e 10 di razza Gentile di Puglia. Gli animali presentati hanno partecipato al 46esimo ciclo di performance test, che ha seguito gli arieti per l’intera durata della prova. Le attività hanno riguardato la raccolta e l’analisi dei dati anagrafici e genealogici, fenotipici, morfologici e biometrici. Tutti gli arieti sono stati aggiudicati, a conferma del forte interesse del settore per una genetica certificata e di alta qualità. La migliore offerta ha riguardato un ariete di razza Merinizzata ed è stata del valore di mille e 300 euro. Soddisfatto il presidente di Ara Basilicata, Palmino Ferramosca poichè “l’asta non rappresenta soltanto un momento di compravendita, ma un’occasione per consolidare una visione comune, condividere un percorso e preparare le nostre razze alle sfide dei prossimi anni. E’ un appuntamento molto importante per gli allevatori di ovini perché offre la possibilità di poter portare nel proprio allevamento animali che hanno superato una prova di performance test che servirà sicuramente a migliorare il proprio gregge. Tutto ciò significa avere maggiore redditività nell'allevamento” . Per il direttore di Asso.Na.Pa., Silverio Grande, “l’allevamento delle razze ovine italiane autoctone rappresenta un modello di sostenibilità territoriale, essenziale per il presidio delle aree rurali interne e svantaggiate e per la tutela della biodiversità. Gli ovini svolgono un ruolo determinante nella gestione del paesaggio, senza di loro, il nostro territorio, tanto apprezzato anche a livello internazionale, non sarebbe lo stesso. Asso.Na.Pa., in qualità di ente selezionatore, continua a investire nella selezione e conservazione della Merinizzata Italiana e della Gentile di Puglia e, guardando al futuro, la strategia che stiamo adottando è quella di orientare l’attività di selezione verso le esigenze degli allevatori garantendo alle due razze sostenibilità genetica ed economica. Riusciremo a costruire un futuro migliore solo se avremo degli ottimi animali che ci permetteranno di aprire nuovi mercati e di rafforzare l’immagine delle nostre razze autoctone, cercando di dare valore a prodotti, come lana, che purtroppo oggi non hanno più un valore”. Le razze Merinizzata Italiana e Gentile di Puglia, storicamente radicate nel Centro-Sud Italia, costituiscono un patrimonio genetico e culturale di grande rilievo per l’intero comparto ovino nazionale. Complessivamente rappresentano circa 12.000 capi distribuiti in 130 allevamenti, custodi di una zootecnia che ha saputo integrare tradizione, sostenibilità e innovazione. Rusticità, qualità di carne e lana, adattabilità agli ambienti e buona efficienza produttiva restano le caratteristiche distintive che gli allevatori hanno preservato e migliorato negli anni, avendo sempre come obiettivo la produzione di agnelli leggeri da vendere sul mercato. Questi risultati sono il frutto dell’impegno e della passione con cui gli allevatori integrano la tradizione con le più moderne innovazioni tecnologiche, investendo nelle attività di selezione dell’Asso.Na.Pa.
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