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Analisi

Il caso di Luca e Marirosa continua a mostrare falle e depistaggi: dalla rottura dell’osso ioide di Luca ai test sul caldobagno, fino a un video scomparso

«Senza troppi giri di parole, vi chiediamo perdono». Lettera di don Marcello Cozzi

Luca e Marirosa

Le incongruenze presenti nel Caso Luca Orioli sono innumerevoli, la prima di esse sta proprio nel dato di fatto che Luca e Marirosa si erano lasciati. La posizione dei due corpi nel ritrovamento voleva essere il primo depistaggio da chi ha mosso i corpi, perché il corpo di Luca presentava ematomi sulle costole che provenivano dalla presa con le mani di chi lo ha spostato, insieme alle spalle alzate e strette verso il collo, il che evidenzia che qualcuno ha preso il ragazzo dalle ascelle e trascinato, oltre al fatto che l’osso ioide era rotto, quindi perché è stato probabilmente strangolato. Olimpia racconta che Luca in diverse occasioni aveva detto a Marirosa di voler chiudere la loro relazione, la seconda volta in cui fece questo discorso alla ragazza i due erano in macchina di lei mentre guidava Luca. Nel momento in cui lui ha finito il discorso, Marirosa si è buttata dalla macchina ed è rotolata sulla strada, “Menomale che andavo piano”, disse Luca alla madre quando si era ritirato ancora scosso e interamente tremante. Olimpia racconta inoltre che Marirosa minacciava Luca di suicidarsi ogni volta lui accennasse all’interruzione della loro relazione. Perché accanirsi a far ritrovare i due corpi in modo da simulare un rapporto intimo, che non c’è mai stato? I due erano in piena crisi relazionale, Luca studiava a Milano, le relazioni a distanza se non hanno un saldo legame non durano, e tra i due il legame non c’era più da un po’.
Un’altra incongruenza era la questione del caldobagno, i due ragazzi sono morti per scosse elettriche. La famiglia Orioli nel 1989 fece esaminare il caldobagno con immersione in acqua, in quanto era progettato per non danneggiare chi ne facesse uso, il caldobagno è stato immerso acceso in acqua e funzionava comunque. Una contro perizia sostenne che l’incidente avvenne per elettrocuzione, la presa aveva problemi, ma anche qui, le 19 foto sono da esaminare perché presentano non poche incongruenze, tra cui un possibile fotomontaggio.
Nel 1994-’95 la perizia di Strada afferma che la morte sia causata da monossido, inverosimile, la porta del bagno era aperta e il bagno presentava una presa d’aria per eventuali perdite di gas. Per cui nel 1996 viene tenuta la prima autopsia su Luca da Giancarlo Umani Ronchi, il quale dimostra si tratti di Omicidio. Ma dalla UACV, Unità analisi anticrimini violenti di Roma, sostiene invece che si tratti di monossido, di nuovo. Olimpia Orioli in una trasmissione da Costanzo Show conosce il criminologo Francesco Bruno, con i suoi collaboratori nel 1998 produce la perizia dove riafferma che la morte sia avvenuta per omicidio per entrambi i corpi ritrovati.
Nel 2023 nella trasmissione “Pomeriggio Norba”, Introna smentisce se stesso, e tutto il resto, affermando che la quantità di monossido non poteva uccidere due persone. Ma il video dell’intervista non esiste più, è stranamente sparito.

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