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Venosa, formazione politica e scenari globali: la tappa della Lega lucana nella città oraziana

Venosa, formazione politica e scenari globali: la tappa della Lega lucana nella città oraziana

Si è tenuto ieri alle 15.30 nella sala Baliaggio dell’hotel Orazio a Venosa, il quarto appuntamento del corso di formazione politica 2025 “Formare per Governare, Governare per Cambiare”, promosso dalla Lega Salvini Premier Basilicata. Dopo le tappe di Potenza, Bernalda e Matera, l’iniziativa ha fatto sosta nella città oraziana con un incontro dedicato al tema: “Passato, presente e futuro della globalizzazione. Trend mondiali e ricadute sociali”. Ad aprire l’incontro, i saluti istituzionali del commissario regionale della Lega Basilicata, Pasquale Pepe, il quale ha ribadito che “se prendiamo come riferimento l’esempio di Matteo Salvini, che invita ad avere fiducia e pazienza, comprendiamo quanto sia fondamentale costruire nel tempo una visione politica solida e radicata nei territori. In queste settimane sto osservando con soddisfazione una classe dirigente sempre più numerosa, motivata e preparata. È questo il nostro obiettivo: formare una nuova generazione di amministratori e
referenti capaci di rappresentare al meglio i valori del partito e di dare risposte concrete alle esigenze delle comunità. Il corso di formazione politica sta andando molto bene e sta già dando i primi frutti. La recente tornata elettorale a Matera ha segnato un passaggio importante, e la Lega si è distinta in modo significativo anche in altri comuni della Basilicata, dimostrando di essere una forza politica credibile, presente e in crescita. Continueremo su questa strada, con impegno e determinazione, consapevoli che solo investendo sulle persone possiamo costruire un futuro politico all’altezza delle sfide che ci attendono.”
Tra i temi affrontati anche quello della guerra e delle sue ricadute a livello globale, al centro dell’intervento del presidente della Commissione parlamentare di controllo degli enti gestori delle forme obbligatorie di previdenza e assistenza sociale, Alberto Bagnai. Economista e professore di politica economica presso l’Università “Gabriele D’Annunzio” di Chieti-Pescara, Bagnai ha sottolineato come “si produce per vendere, e si vende per guadagnare. Questo vale anche per le armi. Storicamente, infatti, l’industria bellica è sempre stata un pretesto per generare nuovo debito. Ma la Lega non è d’accordo. Non solo perché siamo un partito progressista, ma perché abbiamo la responsabilità di guardare indietro e imparare dalla storia: l’indebitamento pubblico per finanziare la spesa militare si è rivelato improduttivo e incapace di generare crescita duratura. Quando le guerre finiscono, il debito scende bruscamente. È la prova che quel tipo di spesa serve soltanto a sostenere un’economia artificiale, che si esaurisce con la fine del conflitto. La Lega, in questo scenario, è considerata la coscienza scomoda dell’Occidente. Continueremo a denunciare con fermezza ogni tentativo di trasformare il riarmo in politica industriale. La pace non si costruisce con i bilanci in rosso e gli arsenali pieni, ma con investimenti veri in lavoro, istruzione e sviluppo sostenibile.” A moderare l’incontro è stato Giulio Curatella, componente della segreteria regionale della Lega Basilicata e responsabile del progetto formativo, che ha ricordato come “il corso sia pensato per offrire ai giovani e agli amministratori del territorio strumenti culturali e politici utili per comprendere la complessità dei processi contemporanei e contribuire, con consapevolezza, al governo dei territori.” Il prossimo appuntamento del percorso formativo si terrà nel mese di luglio con un focus specifico dedicato alle politiche ambientali e alla transizione energetica.

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