IL MATTINO
Eventi
23.09.2024 - 20:25
Il 23 settembre, nell'Aula Magna del Liceo Classico "Quinto Orazio Flacco" di Potenza, si è tenuto un evento di grande importanza, organizzato in collaborazione con l'Università degli Studi della Basilicata nell'ambito delle manifestazioni di “SuperScienceMe – Research is your Elevation”, la Notte Europea delle Ricercatrici e dei Ricercatori. L'incontro è stato dedicato alla celebrazione dei 70 anni del CERN, l'Organizzazione europea per la ricerca nucleare, fondata nel dopoguerra con l'obiettivo di riportare l'eccellenza scientifica in Europa e promuovere la collaborazione pacifica tra le nazioni.
L'evento ha visto la partecipazione di figure di spicco del mondo accademico e scientifico. A partire dalle ore 10.00, hanno preso la parola Nicola Cavallo, professore ordinario di Fisica Sperimentale e Prorettore al Public Engagement dell'Università degli Studi della Basilicata, Luca Lista, professore ordinario di Fisica Sperimentale all'Università di Napoli "Federico II" e direttore della sezione dell'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN) di Napoli, Celeste Satriano, già professoressa dell'Università della Basilicata e membro dell'INFN – Sezione di Roma, e Francesco Fabozzi, professore associato all'Università degli Studi della Basilicata e INFN – Sezione di Napoli.
Ognuno dei relatori ha offerto una prospettiva unica sul contributo della ricerca scientifica, in particolare legata al CERN. Nicola Cavallo ha aperto l'incontro con un intervento intitolato "Buon compleanno CERN!", seguito da Luca Lista con "La ricerca all'INFN e al CERN", Celeste Satriano con "Dal GranSasso al CERN senza tunnel" e infine Francesco Fabozzi con "California - Svizzera coast to coast". Le loro esposizioni hanno approfondito non solo il ruolo centrale del CERN nella ricerca fondamentale, ma anche l’importanza della collaborazione scientifica a livello internazionale.
Durante la manifestazione, gli studenti del "Flacco", che da due anni visitano il CERN di Ginevra come parte del loro viaggio di istruzione, hanno presentato una piccola mostra. In questa occasione, hanno raccontato il lavoro svolto sul modello standard della fisica delle particelle e hanno messo in luce le figure di alcuni scienziati legati al CERN che hanno ricevuto onorificenze o ricoperto ruoli significativi nell'ambito della ricerca. Inoltre, è stato possibile osservare in azione un rilevatore di raggi cosmici, offrendo ai presenti una dimostrazione pratica di alcune delle tecnologie utilizzate nel campo della fisica delle particelle.
L’incontro ha sottolineato l'importanza della ricerca scientifica non solo come motore di innovazione tecnologica, ma anche come strumento di cooperazione tra le nazioni, indispensabile per il mantenimento della pace mondiale. Attraverso le parole degli esperti e le esperienze degli studenti, è emersa la passione che anima le ricercatrici e i ricercatori e il profondo impatto che il loro lavoro ha sullo sviluppo della società. L'evento ha inoltre promosso il legame tra le scuole e l’università, con l’obiettivo di sostenere iniziative di orientamento e avvicinare i giovani al mondo della ricerca.
Il CERN, che oggi conta 23 stati membri e una comunità di 17.000 persone provenienti da oltre 110 nazionalità, continua il suo percorso di esplorazione dei misteri dell'universo. E con molti interrogativi ancora irrisolti riguardo alla natura fondamentale del cosmo, l’organizzazione si prepara a nuove entusiasmanti scoperte, guardando al futuro con la stessa determinazione che ha animato i suoi fondatori settant’anni fa.
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