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La sfida

Colpo di scena per l'elezione del nuovo rettore UniFg: Sevi si sfila e appoggia Limone (che ora è favorito)

Questa mattina il confronto tra i candidati. Il primo voto martedì 2 luglio, poi giovedì 4. E potrebbero bastare solo le prime due tornare per chiudere la partita, perché con solo due candidati è escluso qualsiasi scenario relativo a un eventuale ballottaggio.

Il direttore del Dipartimento di Scienze agrarie: «Il mio un gesto d’amore nei confronti dell’università e della comunità accademica, lascio spazio a uno straordinario candidato con capacità fuori dal comune. La mia una scelta saggia e meditata, lascio affinché l’Università di Foggia ne esca ancora più forte».

Nel giorno dell’atteso confronto (l’unico, tra quelli in programma, che era aperto alla cittadinanza) tra i candidati a diventare rettore dell’Università di Foggia, la notizia più clamorosa e dirompente – non foss’altro per le conseguenze che potrebbe avere sull’esito della consultazione – arriva da Agostino Sevi, direttore del dipartimento di Scienze agrarie. All’inizio della corsa Sevi veniva dato come uno dei favoriti, certamente tra i protagonisti della scalata al quinto piano di Palazzo Ateneo, ma poco prima del confronto di stamattina (nell’aula magna di Giurisprudenza) Sevi ha informato la comunità accademica del ritiro della sua candidatura e dell’appoggio programmatico, sostanziale e incondizionato, al collega Pierpaolo Limone, direttore del dipartimento di Studi umanistici, che a questo punto diventa il favorito a succedere a Maurizio Ricci per il sessennio 2019/25. «La mia è stata una scelta saggia e davvero molto meditata, una scelta compiuta – ha spiegato Sevi nel corso del suo intervento, risponde alle domande dei giornalisti presenti – affinché l’Università di Foggia esca ancora più forte da questa competizione, con un rettore come Pierpaolo Limone in grado di darle spirito, ritmo, velocità, intraprendenza e delle nuove dinamiche scientifiche e didattiche davvero rivoluzionarie. Il mio si deve considerare esclusivamente un gesto d’amore nei confronti dell’università e della comunità accademica, nel senso che lascio volontariamente spazio a uno straordinario candidato con capacità fuori dal comune e con un piano programmatico, che peraltro abbiamo scritto insieme, che potrebbe davvero lanciare l’Università di Foggia nell’olimpo delle piccole e medie accademie più gettonate per didattica, sperimentazione scientifica e approccio ai temi del futuro». Sevi quindi non si è mai seduto sulle poltrone riservate ai candidati a confronto, prendendo posto direttamente tra il pubblico ma non prima di aver dichiarato apertamente il proprio sostegno a Limone.


La corsa è diventata dunque a due, tra Limone e l’attuale direttore del dipartimento di Medicina clinica e sperimentale, Lorenzo Lo Muzio. Come detto, la mossa di Sevi – che ha stupito per generosità ma soprattutto per arguzia tattica – adesso sposta i favori del pronostico tutti su Limone. Molto dettagliato il suo programma, presentato per l’occasione proprio stamattina, che spazia dalla ricerca scientifica di altissima qualità, alla terza missione, dalla capacità di attrarre finanziamenti anche da partner privati alla certezza di dover rappresentare – per gli anni avvenire – un solido e affidabile interlocutore per stakeholer nazionali e internazionali. L’Università di Foggia deve contare sui tavoli internazionali, deve potersi sedere alle sessioni di CRUI e ANVUR per dire concretamente la sua, sia a titolo individuale sia in rappresentanza delle istanze collettive delle università del Mezzogiorno. «E’ questo – ha dichiarato Limone –lo si può fare solo con interlocutori seri, affidabili, presentabili nelle sedi opportune, contando cioè su una preparazione altissima e su una profonda conoscenza legislativa che ciascun docente che si candida a rettore, s’intende, che dovrebbe avere. Non giudico il mio avversario e se dovesse vincere lui sarò ben felice di stringergli la mano, dico solo che da sempre mi occupo di didattica e conosco alla perfezione la macchina organizzativa del personale tecnico amministrativo, inoltre credo per una serie di altre ragioni di essere la persona giusta per poter guidare l’Università di Foggia verso la sua terza fase: quella del vero lancio nazionale e internazionale, del definitivo decollo verso il mondo, del consolidamento con realtà accademica di vera eccellenza». Tra le ragioni a favore di Limone certamente la sua età, 44 anni: prerogativa che farebbe di Limone, se dovesse essere eletto, il rettore più giovane e forse più preparato d’Italia. A Limone, infatti, ricorrono tutti gli atenei italiani per migliorare la loro programmazione, ricorrono sia formatori professionali sia operatori culturali delle accademiche, a conferma di indiscusse doti manageriali e gestionali (Limone è l’inventore di EduOpen, la piattaforma e-learning più grande del Paese che vede l’Università di Foggia capofila tra 30 atenei italiani). «Farò di tutto per portare l’Università di Foggia dove merita di stare – ha aggiunto Limone – ovvero nell’elite delle accademie italiane, scovando talenti di indubbio valore, anche tra le fazioni che hanno votato contro di me. L’Università di Foggia è un bene collettivo e primario, non una centrale di interessi privati». 

Il suo avversario, Lorenzo Lo Muzio, preso atto del ritiro di Sevi, ha commentato:«Andiamo avanti come se niente fosse, questa decisione un po’ era nell’aria, per cui non siamo molto sorpresi. Non cambiamo i nostri programmi e le nostre idee, anzi adesso possiamo concentrarci e confrontarci su di un solo candidato. Noi pensiamo che la sanità sia il centro di tutto, il centro del funzionamento della vita quotidiana». Il primo voto martedì 2 luglio, poi giovedì 4. E potrebbero bastare solo le prime due tornare per chiudere già la partita, perché essendoci solo due candidati certamente è escluso qualsiasi scenario relativo a un eventuale ballottaggio.

CHI SONO GLI SFIDANTI

Pierpaolo Limone (Lecce, 16 febbraio 1975). E’ l’attuale direttore del dipartimento di Studi umanistici. Lettere, Beni culturali e Scienze della formazione dell’Università di Foggia. Ordinario di “Pedagogia sperimentale”, tra i massimi esperti internazionali di e-learning e didattica avanzata, nel 2015 ha fondato la prima piattaforma italiana di e-learning ufficialmente riconosciuta dal MIUR: si chiama EduOpen, ed è un progetto che coinvolge più di 30 atenei italiani e che vede l’Università di Foggia come capofila. Si è formato negli USA, in Francia e Inghilterra, al suo attivo oltre 500 pubblicazioni tra saggi, monografie e articoli su riviste specialistiche. Per la sua candidatura ha lanciato la cosiddetta “Fase 3 dell’Università di Foggia”, che dopo la nascita/lancio (coi rettori Muscio e Volpe) e il consolidamento (con l’attuale rettore Ricci) prevede la definitiva affermazione dell’Università di Foggia in campo nazionale e internazionale come ateneo d’eccellenza. Vive a Foggia, sposato, con due figli. Il suo programma è stato firmato a due mani con Agostino Sevi.

Lorenzo Lo Muzio (Foggia, 12 ottobre 1959). E’ l’attuale direttore del dipartimento di Medicina clinica e sperimentale (individuato dal MIUR come dipartimento di eccellenza) e direttore della Clinica odontoiatrica dell’Università di Foggia. Ordinario di “Malattie odontostomatologiche”, si è laureato in “Medicina e chirurgia” con specializzazione in “Odontoiatria”. Vincitore e coordinatore di diversi PRIN (Progetti di ricerca di rilevanza nazionale), è autore di oltre 700 tra lavori in estenso, relazioni, comunicazioni e posters a congressi nazionali ed internazionali, libri, monografie e capitoli di libri di cui oltre 300 pubblicazioni su riviste internazionali. La sua candidatura fa leva soprattutto sul ruolo dei dipartimenti di Area Medica dell’Università di Foggia (cioè Medicina clinica e sperimentale e Scienze mediche e chirurgiche) e sul ruolo del Policlinico Ospedali Riuniti. Vive a Foggia dove svolge anche attività professionale privata, è sposato ed ha due figlie.

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