IL MATTINO
Gli aggiornamenti sul sisma
17.08.2018 - 09:20
La decisione presa questa notte, in un vertice tra i tecnici dell’Anas, la Prefettura, i Vigili del Fuoco. Il ponte attraversa in maniera spettacolare, per 5 km, il lago artificiale di Guardialfiera profondo dai 2 a 3 metri con punte di oltre 20 metri, con fondo è prevalentemente sabbioso e ciottoloso.
Chi lo ha attraversato, ne ricorda lo spettacolo straordinario offerto dalla natura: per 5 chilometri sospesi tra verdeggianti colline, su di un lago, quello di Guardialfiera, di 1043 km², contenente 173 milioni di m3 di acqua, profondo dai 2 a 3 metri con punte di oltre 20 metri, con il fondo prevalentemente sabbioso e ciottoloso. Il lago, di forma allungata da sud-ovest verso nord-est, è per gran parte affiancato dalla strada statale 647 di Fondo Valle del Biferno che con un complesso di viadotti ne sovrasta gran parte. Per realizzare il lago e la diga un antico ponte presumibilmente romano venne sommerso dalle acque: si tratta del Ponte di S. Antonio o Ponte di Annibale visibile nei periodi estivi di secca, nelle vicinanze del Monte Peloso. Il ponte è tornato visibile dal 1 settembre 2017 fino al 30 novembre 2017 circa. Le specie di pesci autoctone più diffuse sono il cavedano, la tinca e il luccio, tuttavia sono presenti anche specie endemiche meritevoli di particolare tutela perché minacciate di estinzione ossia l'alborella appenninica (Alburnus albidus) e la scardola tirrenica (Scardinius scardafa) che vengono predate dalle specie alloctone, tra le quali: persico trota, carpe, pesci gatto e trote arcobaleno. Questo fa sì che il lago sia meta ambita di pescatori provenienti da ogni parte, soprattutto praticanti di pesca sportiva.
Sia il viadotto che la diga non hanno mai avuto collaudo, in 47 anni dalla loro realizzazione. L’ultima ricognizione è stata fatta pochi mesi fa, in occasione dell’evento sismico del 25 aprile scorso. I tecnici della Protezione Civile e quelli della Regione Molise hanno trovato lo stato dei pilasti, che sorreggono il manto stradale, in buone condizioni. Ma le ultime, forti, ripetute scosse di terremoto nell'area hanno spinto questa notte i tecnici dell’Anas, la Prefettura, i Vigili del Fuoco, a decretarne la chiusura. Una “Scelta precauzionale a causa di una non conformità di alcuni giunchi. Difformità tale da consigliare la chiusura del viadotto per eseguire ulteriori verifiche che faremo in mattinata”, ha spiegato il governatore del Molise questa mattina presto, dopo una lunga notte trascorsa sui luoghi del sisma per le verifiche delle conseguenze del terremoto e per portare anche un po' di conforto alla gente comprensibilmente spaventata, che ha trascorso per la maggiorparte la notte in strada.
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