Cerca

L'evento imprenditoriale

Difficoltà di fare impresa con gli appalti pubblici, il faro di Confartigianato Foggia

Il sindacato delle piccole e medie imprese, che in Puglia vanta 20mila associati, questa mattina, a Villa Nocelli, ha tenuto un importante convegno con il luminare Arturo Cancrini per indicare una via d'uscita dalla regolamentazione confusa e frastagliata

Al tavolo di confronto, aperto dal Presidente della Federazione PMI Confartigianato Foggia, Vincenzo Simone, gli interlocutori più importanti delle aziende: la Regione (rappresentata dall'assessore Raffaele Piemontese), la Provincia (dal vicepresidente Rosario Cusmai), il Comune di Foggia (dal sindaco Franco Landella, ma tra il pubblico anche il primo cittadino di Cerignola Franco Metta). Tra i numerosi partecipanti anche il presidente di Camera di Commercio di Foggia, Fabio Porreca, il presidente di Confcommercio, Damiano Gelsomino, il presidente della Fondazione antiusura Pippo Cavaliere. 

I rappresentanti istituzionali hanno condiviso con gli imprenditori l'enorme difficoltà di gestione degli appalti pubblici con una normativa di "passaggio", che attende di essere definita, sollecitando i parlamentari a legiferare chiaramente in materia. «Dobbiamo sollecitare la politica affinché apra i cassetti, liberi risorse finanziare e fondi europei bloccati da anni; bisogna utilizzare questi fondi come volano per una nuova crescita dell’ economia del nostro territorio, che permetta di accorciare il gap infrastrutturale che duramente lo penalizza», ha detto Cancrini nel suo intervento. «I principi individuati dalla nuova riforma sugli appalti e le sue applicazioni sono relativi alla trasparenza, alla economicità, alla correttezza, allo sviluppo della cultura della libera concorrenza, alla logica del merito, ed hanno come scopo quello di annullare le discriminazioni alle piccole imprese», ha aggiunto il luminare che ha riservato un richiamo anche alle pubbliche amministrazioni.  «Non bisogna solamente affidarsi alla politica repressiva ma a quest’ ultima bisogna affiancare un’ adeguata politica di prevenzione. Ci sono tentativi di introdurre misure preventive, come la predisposizione di piani anti-corruttivi che individuino in anticipo il rischio di corruzione. Il nostro invito è che tali piani vengano recepiti dalle pubbliche amministrazioni tutte, così come attuato da tempo in altri paesi europei».

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Il Castello Edizioni e Il Mattino di Foggia

Caratteri rimanenti: 400

edizione digitale

Sfoglia il giornale

Acquista l'edizione