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La struttura è stata sequestrata venerdì scorso a 5 giorni dall'apertura

Sequestro GrandApulia, i lavoratori: «Vogliamo solo lavorare»

«La manifestazione è partita da ragazzi, padri e madri di famiglia che purtroppo hanno perso il lavoro e avevano riposto in questo progetto una speranza di vita. Come sindacato abbiamo voluto associarci a loro per sostenerlo moralmente» - afferma Giuseppe Danza della Fismic Foggia

«Oggi stiamo manifestando davanti al Comune di Foggia semplicemente perchè il comune simbolo di Foggia e della Provincia – afferma Giusy Sciarappa portavoce dei lavoratori. Sono tutte persone che hanno stipulato dei contratti e che avevano già affittato delle case.  Speriamo che non ci sia bisogno di altre manifestazioni di protesta e che tutto si risolva in tempi brevissimi. Ma se così non fosse è possibile che insceneremo altre proteste»

«Non è una vera e propria protesta, quella di oggi è una manifestazione per far conoscere a tutte le parti coinvolte che, oltre ad esserci la proprietà ed una magistratura che sta operando, c'è un terzo caduto in battaglia che è rappresentato da tutti i lavoratori disoccupati che avevano riposto le proprie speranze in questo centro commerciale». Scende in strada una delegazione composta da un centinaio di foggiani che avrebbero dovuto iniziare a lavorare presso il centro Commerciale “GrandApulia” di Foggia, sequestrato venerdì scorso a 5 giorni dall'apertura. Stamattina la protesta dai toni assolutamente pacifici si è tenuta davanti a Palazzo di Città: «Oggi stiamo manifestando davanti al Comune di Foggia semplicemente perchè il comune simbolo di Foggia e della Provincia – afferma Giusy Sciarappa portavoce dei lavoratori. In un primo momento volevamo protestare, sempre pacificamente, davanti al Tribunale dauno, ma i nostri legali per ragioni a noi incomprensibili, lo hanno impedito. Oltre mille persone che avevano già modificato la propria vita perchè in tanti hanno rinunciato a dei contratti a tempo indeterminato al Nord per raggiungere le proprie famiglie al Sud. Molti hanno deciso di investire anche economicamente in questa realtà commerciale – prosegue Sciarappa. Questo è il modo nostro per far sapere che esistiamo anche noi; quando le parti in causa si siederanno intorno al tavolo dei lavori dovranno tener presente che c'è la realtà dei lavoratori. Erano tutte persone che hanno stipulato dei contratti che avevano, già affittato delle case. Molte persone hanno operato delle scelte in funzione di questo centro commerciale. Speriamo che non ci sia bisogno di altre manifestazioni di protesta e che tutto si risolva in tempi brevissimi. Ma se così non fosse è possibile che insceneremo altre proteste». «La manifestazione è partita da  ragazzi, padri e madri di famiglia che purtroppo hanno perso il lavoro e avevano riposto in questo progetto una speranza di vita. Come sindacato abbiamo voluto associarci a loro per sostenerlo moralmente» - afferma  Giuseppe Danza della Fismic Foggia presente stamani davanti a Palazzo di Città

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