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Se non sono celiaci, ha senso dare ai vostri figli alimenti senza glutine?

E’ abbastanza noto che la gran parte degli alimenti per l’infanzia ha un basso valore nutrizionale: pochi nutrienti essenziali, molte calorie, additivi, zuccheri e sale.

Se non sono celiaci, ha senso dare ai vostri figli alimenti senza glutine?

Il consumo degli alimenti “Senza glutine” (conosciuti come Gluten Free) da parte dei bambini è aumentato drammaticamente negli ultimi anni ma sono migliori dal punto di vista nutrizionale? Che cosa indica la letteratura scientifica?

E’ abbastanza noto che la gran parte degli alimenti per l’infanzia ha un basso valore nutrizionale: pochi nutrienti essenziali, molte calorie, additivi, zuccheri e sale. E quelli “senza glutine”? Sono migliori dal punto di vista nutrizionale? Che cosa indica la letteratura scientifica? Il consumo degli alimenti “Senza glutine” (conosciuti come Gluten Free) da parte dei bambini è aumentato drammaticamente negli ultimi anni, poiché molte famiglie hanno adottato diete “senza glutine” anche in quei contesti dove non ci sono casi di malattia celiaca, ma solo per cercare di mangiare più “sano” [1]. Infatti, si prevede che le vendite di alimenti “Senza glutine” a livello mondiale raggiungeranno i 4,89 miliardi di dollari (statunitensi) entro il 2021, dai  2,84 miliardi di dollari del 2014. [2]

Ebbene, per valutare la qualità nutrizionale dei prodotti “Senza glutine” per l’infanzia, alcuni ricercatori canadesi hanno acquistato tutti gli alimenti commercializzati per i bambini (ad esempio, avevano "bambini" nel nome o nella grafica o le promozioni erano dirette ai bambini) da due grandi catene di supermercati ed hanno analizzato le informazioni nutrizionali del prodotto mediante lo studio delle etichette [3]. Gli alimenti “Senza glutine” avevano meno sodio, grassi totali e grassi saturi rispetto a quelli convenzionali, ma avevano anche meno proteine ​​ed una maggiore percentuale di calorie provenienti dallo zucchero. Un numero simile di prodotti “Senza glutine” e di prodotti convenzionali (ad es. Maccheroni e formaggio, farina d'avena istantanea) presentava una scarsa qualità nutrizionale (88% e 93% rispettivamente), secondo gli standard della Pan American Health Organization [4].

Il suggerimento che emerge da questo studio per quei genitori che vogliono dare alimenti “Senza glutine” ai loro figli è che la dieta “Gluten free” non ha alcuna evidenza che possa conferire un beneficio per la salute per i bambini che non hanno la malattia celiaca; inoltre, può ulteriormente limitare le scelte alimentari ed essere più costosa. Questo studio fornisce la prova che i genitori non dovrebbero presumere che gli alimenti commercializzati come “Senza Glutine” per i bambini siano nutrizionalmente migliori e invece sarebbe meglio prediligere l’acquisto degli alimenti integrali naturalmente privi di glutine, come ad esempio, il riso, le patate, la frutta e la verdura, i quali sono anche senza sale, grassi o zuccheri aggiunti.

Bibliografia.

1 . Agriculture and Agri-Food Canada. “Gluten free” claims in the marketplace. 2014. Disponibile al sito: www.agr.gc.ca/. 

2 . Transparency Market Research. Gluten-free Food Products Market to reach US$4.89 bn by 2021; Driven by Rising Number of Celiac Disease Patients across the globe: TMR. 2017. Disponibile al sito https://globenewswire.com/. 

3 . Elliott C. The Nutritional Quality of Gluten-Free Products for Children. Pediatrics. 2018 Aug;142(2). pii: e20180525. doi: 10.1542/peds.2018-0525.

4 . Pan American Health Organization. Pan American Health Organization Nutrient Profile Model. Washington, DC: Pan American Health Organization; 2016:18–20.

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F. Michele Panunzio

F. Michele Panunzio

La prevenzione nutrizionale è la più potente medicina, ma non ama la solitudine. Ancelle le sono tutte le altre discipline mediche. Si accontenta di stare in disparte, ma in cuor suo sa di essere la padrona di casa per accogliere tutti. Non è esclusiva, né ha la puzza sotto il naso. Amo la prevenzione nutrizionale, fu amore a prima vista. Scelsi di fare il medico-igienista, ma anche di laurearmi in nutrizione umana, connubio perfetto per la mia professione. La collettività e l’individuo, il gruppo ed il singolo, i sani ed i malati, la prevenzione nutrizionale è per tutti ed è per sempre. Rispondo alle vostre domande, inviatele a: redazione@ilmattinodifoggia.it

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