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Andate per rucola, che vi fa bene

Con farro e orzo, o con patate lesse, o sulla bruschetta col pomodoro, o semplicemente con la pasta, la rucola è un ingrediente versatile e prezioso per la salute e l’ambiente.

Andate per rucola, che vi fa bene

E’ ricca di composti antitumorali e bioattivi, come la vitamina C, la quercetina e la luteina, ad azione antiossidante. 

La Rucola si presta ad impreziosire numerosi piatti. Una delle ricette estive proposte dal sito giallozafferano è quella dell’insalata di farro e orzo*. Dalle nostre parti, la rucola si unisce molto bene alle patate lesse, o anche con i pomodori ad insalata, oppure semplicemente con la pasta. Dal punto di vista nutrizionale la Rucola presenta caratteristiche davvero interessanti. Il contenuto di composti bioattivi, come la vitamina C, la quercetina e la luteina, ad azione antiossidante è elevato nella Ruchetta selvatica (Diplotaxis tenuifolia) [1]. La Ruchetta, o rucola, rughetta, che dir si voglia è un’erba spontanea della famiglia delle Brassicacee. L'altezza della pianta è compresa tra 20 e 80 cm e cresce fino a 1 m (39,38 pollici). Le foglie si trovano nella parte inferiore del gambo, e può essere basso o profondo lobi.  Il diametro del flusso sulla superficie del terreno dell'impianto che è perenne può essere fino a 1 m. I fiori sono modellati come un cluster, ed è dorato e piccolo.  Il diametro dello stelo può arrivare fino a 4 mm. Le piante di rucola possono fiorire durante tutto l'anno in condizioni ambientali anche sfavorevoli. L’attuale compromissione degli ecosistemi spinge a cercare una pianta che sia economica, di facile crescita e che abbia un buon adattamento per le aree marginali. La Ruchetta è perenne, tollera la siccità e può essere facilmente coltivata in diversi tipi di terreno. I fiori della Ruchetta possono resistere per molto tempo.  Le piantagioni di Ruchetta, per la caratteristica di avere le foglie nel terreno e presentare abbondanti fiori, possono essere utilizzate per recuperare del paesaggio in zone aride. Può essere utilizzata, inoltre, come pianta da decorazione in molti parchi e giardini [2-3]. Il seme della pianta è piccolo e pesa circa 0,21 g. I semi sono costituiti da olio e nutrienti.  Il contenuto in olio del seme è il 25,2% del peso. Il colore del seme è verde-marrone.  Le piante hanno radici che si estendono nel terreno e sono a rapido sviluppo. La Ruchetta è una delle piante tolleranti la siccità grazie a queste radici. La Ruchetta viene coltivata in diversi Paesi, come Italia, Israele, ecc., ed è venduta tra le verdure. Diversi lavori hanno indagato sul contenuto di antiossidanti, glicosidi, flavonoidi ecc.  Inoltre, sono state studiate la citotossicità e l'attività antiproliferativa dell'estratto di polifenolo della Ruchetta usando cellule umane del carcinoma del colon (Caco-2).  Ad esempio, Lamy et al. [4] hanno riportato l'effetto antigenotossico della Ruchetta in cellule epatiche umane esposte a benzo-a-pirene (HepG2).  Mentre, recentemente, Jin et al. [5] hanno studiato l'espressione dei geni coinvolti nel metabolismo del glucosinolo e dell'antigenotossicità dell'estratto di glucosinolati delle foglie della Rucola: gli estratti ricchi di glucosinolati della Rucola (Eruca sativa), ma non della Diplotaxis tenufolia, conferiscono una notevole resistenza allo stress ossidativo.  Inoltre, Melchini et al. [6] hanno trovato un'attività antiproliferativa sulle cellule umane del carcinoma polmonare umano A545 di erucina dalle insalate di Ruchetta. I risultati di uno studio italiano [7] confermano che i contenuti di composti fitochimici sono fortemente dipendenti da fattori ambientali. Ed in effetti anche il sapore varia molto da zona a zona. Ad esempio, nel tavoliere, la ruchetta selvatica ha un gusto davvero “forte”, tanto da pizzicare la lingua; mentre, in Abruzzo è più morbido e si lascia masticare tranquillamente senza alcun pizzicorio. La rucola (Eruca sativa) abbonda in Glucoerucina, il cui nome chimico è 4-Methylthiobutyl. Tale molecola fa parte dei glucosinolati.  A tal proposito, nella rucola  (Eruca sativa) sono stati identificati i prodotti di idrolisi degli isotiocianati, [8] come la 4- (metiltio) butile isotiocianato (erucina), [9-10] che ha un'attività antiproliferativa sulle cellule umane del carcinoma polmonare A549, sulle cellule del carcinoma epatico (HepG2), sulle cellule tumorali del colon, (PC3, BPH-1 e LnCap) e su quelle leucemiche [11].   L’Erucina è un analogo strutturale del sulforafano (che si trova principalmente nel broccolo) ed ha proprietà anticancro in vitro [12].  La ricerca sulla natura chemiopreventiva e antigenotossica  degli isotiocianati ha mostrato risultati promettenti [13]. Altri studi che hanno coinvolto la genotossicità chimica indotta hanno mostrato effetti antigenotossici molto estesi degli estratti della rucola (Erucina sativa) [14], in accordo con altri studi sulle Brassicaceae [15-16] L'identificazione di cultivar specifiche di rucola con elevati livelli di erucina e glucorafenina costituirebbe un importante primo passo nello sviluppo di varietà superiori da un punto di vista nutrizionale. I risultati della ricerca su glucosinolati/isotiocianati hanno indotto un investimento nella produzione di broccoli negli ultimi dieci anni. Un simile sforzo concertato potrebbe essere fatto per la rucola, che contiene composti simili che sono potenzialmente altrettanto efficaci negli uomini [17] L’Erucina, ad esempio, ha dimostrato di possedere un'attività biologica molto simile, e addirittura superiore, a quella del sulforafano, presente nei broccoli [18]. Ed uno studio ha trovato specificatamente che la concentrazione di rucola ingerita in una dieta quotidiana media è abbastanza significativa da avere un effetto preventivo sul cancro [14]. Caro lettore, come vedi la semplice rucola è un alimento prezioso per la prevenzione nutrizionale e la protezione degli ecosistemi. Quindi, il consiglio, tenuto conto dei benefici per la salute e per l’ambiente e considerata l’alta “versatilità” culinaria, è quello di utilizzare la rucola frequentemente nella tua alimentazione. Farai un “carico” di sostanze antitumorali e antiossidanti, e allo stesso tempo aiuterai a preservare gli ecosistemi delle aree marginali.

*Insalata di farro e orzo estiva (da http://ricette.giallozafferano.it)

L'insalata di farro e orzo estiva è un'idea fresca, molto leggera e digeribile per preparare i cereali. Un piatto ricco di fibre e povero di grassi grazie alla presenza del farro e dell’orzo, due cereali molto versatili in cucina. Per realizzare questa ricetta abbiamo scelto il farro e l’orzo perlati, ovvero privati della pellicola che avvolge i chicchi, che richiedono un tempo di cottura inferiore. Una volta lessati, i cereali si condiscono con pomodori e rucola, il risultato che si ottiene è una pietanza completa, saporita e colorata.  L'insalata di farro e orzo estiva per la sua semplicità di esecuzione e per la sua freschezza è ideale da consumare fredda anche in spiaggia oppure da portare con sè per dei pic nic estivi,  da servire come primo piatto o piatto unico.

Ingredienti
Orzo perlato 150 g Farro perlato 150 g Rucola 30 g Pomodorini ciliegino 200 g Mozzarelline ciliegine 100 g Olio extravergine d'oliva q.b. Sale fino q.b.

Bibliografia

[1] . Bennett RN, Carvalho R, Mellon FA, Eagles J, Rosa EA. Identification and quantification of glucosinolates in sprouts derived from seeds of wild Eruca sativa L. (salad rocket) and Diplotaxis tenuifolia L. (wild rocket) from diverse geographical locations. J Agric Food Chem. 2007 Jan 10;55(1):67-74.

[2] . Erik, S. 2012. Çok yönlü ruderal bir tür: Diplotaxis tenuifolia (L) DC. A.Ü. Çevr. Derg, 4, 27-35

[3] . Snowy Monaro Regional Council (https://www.snowymonaro.nsw.gov.au/)

[4] . Lamy, E.; Schroder J.; Paulus, S.; Brenk, P.; Stahl, T.; Mersch-Sundermann, V. Antigenotoxic properties of Eruca sativa (rocket plant), erucin and erysolin in human hepatoma (HepG2) cells towards benzo(a)pyrene and their mode of action. Food Chem. Toxicol. 2008, 46, 2415–2421.

[5] . Jin, J.; Koroleva, O.A.; Gibson, T.; Swanston, J.; Magan, J.; Zhang, Y.; Rowland, I.R.; Wagstaff, C. Analysis of phytochemical composition and chemoprotective capacity of rocket (Eruca sativa and Diplotaxis tenuifolia) leafy salad following cultivation in different environments. J. Agric. Food Chem. 2009, 57, 5227–5234.

[6] . Melchini, A.; Costa, C.; Traka, M.; Miceli, N.; Mithen, R.; De Pasquale, R.; Trovato, A. Erucin, a new promising cancer chemopreventive agent from rocket salads, shows antiproliferative activity on human lung carcinoma A549 cells. Food Chem. Toxicol. 2009, 47, 1430–1436.

[7] . Alessandra Durazzo, Elena Azzini, Maria Claudia Lazzè, Anna Raguzzini, Roberto Pizzala, Giuseppe Maiani. Italian Wild Rocket [Diplotaxis Tenuifolia (L.) DC.]: Influence of Agricultural Practices on Antioxidant Molecules and on Cytotoxicity and Antiproliferative Effects. Agriculture 2013, 3, 285-298

[8] Jirovetz, L.; Smith, D.; Buchbauer, G. J. Agric. Food Chem. 2002, 50, 4643−4646.

[9] . Iori, R.; Bernardi, R.; Gueyrard, D.; Rollin, P.; Polmieri, S. Bioorg. Med. Chem. Lett. 1999, 9, 1047−1048.
[10] . Cerny, M. S.; Taube, E.; Battaglia, R. J. Agric. Food Chem. 1996, 44, 3835−3839.
[11] . Melchini, A.; Costa, C.; Traka, M.; Miceli, N.; Mithen, R.; De Pasquale, R.; Trovato, A. Food Chem. Toxicol. 2009, 47, 1430−1436.
[12] . Leoni, O.; Iori, R.; Palmieri, S.; Esposito, E.; Menegatti, E.; Cortesi, R.; Nastruzzi, C. Bioorg. Med. Chem. 1997, 5, 1799−1806. 

[13] . Wu, X.; Zhou, Q. H.; Xu, K. Acta Pharmacol. Sin. 2009, 30, 501−512.

[14] . Lamy, E.; Schroder, J.; Paulus, S.; Brenk, P.; Stahl, T.; Mersch-Sundermann, V. Food Chem. Toxicol. 2008, 46, 2415−2421.

[15] . Zhu, C. Y.; Loft, S. Food Chem. Toxicol. 2003, 41, 455−462.
[16] . Kassie, F.; Rabot, S.; Uhl, M.; Huber, W.; Qin, H. M.; Helma, C.; Schulte-Hermann, R.; Knasmuller, S. Carcinogenesis 2002, 23, 1155−1161.
[17] . Alqasoumi, S.; Ai-Sohaibani, M.; Ai-Howiriny, T.; Al-Yahya, M.; Rafatullah, S. World J. Gastroenterol. 2009, 15, 1958−1965.
[18] . Hanlon, N.; Coldham, N.; Sauer, M. J.; Ioannides, C. Chem.Biol. Interact. 2009, 177, 115−120.

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F. Michele Panunzio

F. Michele Panunzio

La prevenzione nutrizionale è la più potente medicina, ma non ama la solitudine. Ancelle le sono tutte le altre discipline mediche. Si accontenta di stare in disparte, ma in cuor suo sa di essere la padrona di casa per accogliere tutti. Non è esclusiva, né ha la puzza sotto il naso. Amo la prevenzione nutrizionale, fu amore a prima vista. Scelsi di fare il medico-igienista, ma anche di laurearmi in nutrizione umana, connubio perfetto per la mia professione. La collettività e l’individuo, il gruppo ed il singolo, i sani ed i malati, la prevenzione nutrizionale è per tutti ed è per sempre. Rispondo alle vostre domande, inviatele a: redazione@ilmattinodifoggia.it

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