IL MATTINO
Forever
09.04.2017 - 10:48
Su quella lingua di terra del Lago di Lesina, che tra i due canali separa dal mare la laguna, a delimitar il “Bosco-isola”, ben confusi nella macchia mediterranea, crescono i più buoni asparagi selvatici.
E’ primavera e l’asparago fa capolino anche nei mercatini delle “erbe”. Passato alla storia della Medicina per l’asparagina, primo aminoacido ad essere stato identificato e responsabile dell’odore caratteristico dell’urina dopo averne mangiato, l’asparago è tra gli ingredienti di alcuni piatti tipici della tradizione mediterranea, come ad esempio il “Risotto Primavera”, proposto per Pasqua dal sito GialloZafferano (ricette.giallozafferano.it).
Ma l’asparago, al pari di tante altre piante, ha attirato l’attenzione, oltre che dei cuochi, anche della ricerca scientifica. L’asparago (Asparagus officinalis), infatti, è considerato un vegetale di elevato valore nutrizionale per le sue caratteristiche nutraceutiche [1-2]. Alcuni dei costituenti, quali le saponine (glicosidi terpenici) ed i fruttani (polimeri di fruttosio), esplicano un ruolo importante nella attività antitumorale e nella riduzione del rischio di disturbi come la stipsi, la diarrea e nelle malattie come l'osteoporosi, l'obesità, le cardiovascolari, i reumatismi ed il diabete [3-5]. Oltre al fusto, anche le radici di asparago hanno un valore terapeutico e il loro estratto può essere utilizzato in farmacopea come lassativo, tonico e galattagogo. Rispetto ai germogli le radici di Asparagus officinalis hanno un’azione diuretica più elevata; sono segnalate per essere utili contro la diarrea, la dissenteria e nella debilitazione generale [6]. Dell’asparago non si butta niente; infatti i semi sono utilizzati per il trattamento dell’acne [6]. Farmacologicamente la pianta di asparago è, quindi, interessante perchè i principi attivi, che possono essere estratti senza alcuna difficoltà, hanno mostrato di poter esplicare attività antiossidante, antimicotica, antibatterica, anti-dissenterica, anti-infiammatoria, anti-ipertensiva e anticoagulante [7]. Inoltre, è ricca di un amido utilizzabile come nutriente a basso contenuto di calorie e di sodio, ed è considerata una buona fonte di vitamine. I germogli, invece, hanno un enorme potenziale saziante da utilizzare come antipasto.
Dell’asparago si possono utilizzare anche le radici e alcuni glicosidi steroidei sono identificati nella radici tuberose. I composti attivi presenti negli asparagi sono ben noti per i loro molteplici benefici per la salute. Oltre all’elevata quantità di acido folico, essenziale per la produzione di nuovi globuli rossi, sono presenti altri costituenti chimici primari, come l’olio essenziale, l’asparagina, l’arginina, la tirosina, i flavonoidi (flovonolo, quercetina e rutina), la resina ed il tannino. L’asparago, come ben sappiamo, è molto diuretico (azione uropoietica) e migliora l'attività dei nefroni (unità funzionali dei reni); inoltre, è ricco di rutina, che aiuta la funzionalità delle pareti vascolari dei capillari arteriosi. L’asparago, infine, facilita anche l'evacuazione intestinale apportando una gran quantità di fibra alimentare [8-10].
L’asparago, quindi, è un alimento ad alto valore nutrizionale (poche calorie e molti nutrienti) e buono da mangiare. Dell’asparago selvatico del Bosco-isola, in particolare, mi è piacevole il ricordo e se un dono gradisco più di ogni altro, per il mio ormai prossimo genetliaco, è solo il poter gustarne ancora.
Bibliografia
[1] . Petrovska BB (2012) Historical review of medicinal plants usage. Pharma revi 6: 1.
[2] . Hayes PY, Jahidin AH, Lehmann R, Penman K, Kitching W, et al. (2008) Steroidal saponins from the roots of Asparagus racemosus. Phytochem 69: 796-804.
[3] . Velavan S, Nagulendran K, Mahesh R, Begum HV (2007) In vitro antioxidant activity of Asparagus racemosus root. Pharmacog Mag 3: 26-33.
[4] . Grubben GJ (2004) Vegetables. Prota.
[5] . Leung AY, Foster S (1996) Encyclopedia of Common Natural Ingredients Used in Food, Drugs and Cosmetics. 2nd edn. New York, John Wiley & Sons.
[6] . Negi JS, Singh P, Joshi GP, Rawat MS, Bisht VK (2010) Chemical constituents of Asparagus. Pharmacogn Rev 4: 215-220.
[7] . Bruneton J (1995) Pharmacognosy, Phytochemistry, Medicinal Plants. Tec- Doc Lavoisier, Paris, New York, USA, pp: 310-311.
[8] . Iqbal M, Asif S, Ilyas N, Raja NI, Hussain M, et al. (2016) Effect of Plant Derived Smoke on Germination and Post Germination Expression of Wheat (Triticum aestivum L.). Am J Plant Sci 7: 806-813.
[9] . Hussain M, Yamin B, Naveed IR, Muhammad I, Sumaira A, et al. (2016) A review of therapeutic potential of Ajuga bracteosa: A critically endangered plant from Himalaya. J Coast Life Med 4: 918-924.
[10] . Tahir N, Bibi Y, Iqbal M, Hussain M, Laraib S, et al. (2016) Overview of Dioscorea deltoidea Wall. Ex Griseb: An endangered medicinal plant from Himalaya region. J Biodiv Envi Sci 9: 13-24.
LA RICETTA del rinomato Ristorante di Peppe Zullo (Orsara di Puglia)
TAGLIOLINI DI ASPARAGI CON CACIORICOTTA E MENTA
INGREDIENTI PER 4 PERSONE: 400 gr. di asparagi, 200 gr. di pomodorini , 200 gr. di cacioricotta dei Monti Dauni, 1 spicchio di aglio, Olio extravergine d’oliva , sale q.b. , mentha pulegium q.b.
PREPARAZIONE INGREDIENTI: Pulite gli asparagi eliminando la parte dura. Lavateli e tagliateli dandogli una forma di tagliolini. Pulite, lavate i pomodorini e tagliateli a pezzi. Lavate la menta.
PROCEDIMENTO: In una padella fate soffriggere l’aglio con l’olio extravergine d’oliva , aggiungete i pomodorini tagliati e fate cuocere per circa 15 minuti. Lessate i tagliolini di asparagi in abbondante acqua salata per circa 2 minuti. A cottura ultimata scolateli, impiattateli, aggiungete il pomodoro, il cacioricotta grattugiato a scaglie e guarnite con una foglia di mentha pulegium. Servite caldo aggiungendo un filo di olio extravergine d’oliva.
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