IL MATTINO
Controverso
17.04.2016 - 11:57
Le Isole Tremiti
Quanti sono gli italiani che hanno mal digerito il patto del Nazareno? Quanti sono gli italiani che proprio non tollerano l'accordo non certo gratuito con Verdini, quanti sono gli italiani che alla sola pronuncia "partito della nazione" storcono il naso, quanti sono gli italiani che non condividono tutte quelle riforme con dinanzi "buona", quanti quelli che non capiscono più da quale parte sta chi ha votato (ma in fin dei conti non lo ha votato), quanti sono gli italiani che hanno capito, meglio condiviso, qualcosa della riforma costituzionale, quanti gli italiani che non guardano di buon occhio i giochi dell'Italia in Europa, quanti gli italiani che di fronte all'inchiesta del Procura di Potenza appaiono rassegnati (ma è da qualunquisti affermare "si sa che c'è corruzione, si ruba?") oppure vivono quella strana sensazione da deja vu, ed anche se la ministro si dimette sanno bene che non può bastare. Ed infatti, subito, il Governo con il suo Presidente rivendica le scelte, proprio su quello che ha scatenato l'inchiesta (anzi più filoni d'inchiesta) sugli appalti collegati all'estrazione del petrolio. E tutto mentre è stata già fissata, in tutta fretta la data del referendum. Quindi, serrare i ranghi, confidando sul fatto che il quesito è piccolo piccolo, ma importante, che forse ai più interessa ben poco, dato che non li sfiora almeno territorialmente, e schierare governo e partito nella trincea dell'astensione contro nove regioni, alcune in verità un po' disperse chissà perché, da mezzo e sotto tono.
In fin dei conti una mossa politica azzardata, frettolosa. Quella dichiarazione ha sollevato il dissenso, quelle indagini hanno scoperchiato il pentolone, tanto che ormai pare che il referendum faccia davvero paura.
Ma perché? Il dissenso non piace questo è certo, ma il parlamento - quello che vota sì - preoccupato di arrivare a fine legislatura, di godere ancora di qualche beneficio spicciolo, non è il popolo, quel popolo che oggi va a votare e che, tornando all'inizio dell'articolo, ritiene la misura sia colma, almeno da rivedere, correggere.
Ed allora capita che nello squallore più odioso qualcuno abbini il referendum a Giulio Regeni ed ai maro' (a proposito, siamo ancora in attesa della verità, al di là degli interessi economici tra i Paesi e che i due rientrino e basta in Italia), capita che si affianchino ai loghi delle associazioni ambientaliste quelli di movimenti di estrema destra, giusto a dire "ecco con chi votate", rimettendola in caciara politica. Forse sfugge che, comunque vada, e' nato un altro partito in Italia. È il partito del mare! L'acqua non è mai la stessa, si muove, scorre, placida o no. E nel mare ognuno decide in che direzione nuotare, con quale stile, anche sott'acqua. Checche' ne dica ogni nuovo capitan uncino.
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