IL MATTINO
Pensieri dell'altrove
16.03.2013 - 10:26
Da un certo punto in poi, però, la nostra casa comincia ad ospitare soffi di aria nuovi e diversi, dalle finestre entrano colorate farfalle che portano novità di sentimenti e di umanità varia. Cominciamo a mescolarci con altre anime, altri cuori, comincia l'attrazione, la relazione, la sollecitazione della pelle. L'amore spinge verso nuovi sguardi, nuove mani, produciamo e bruciamo passione. Ed ecco ripetersi la vita, senza troppi ragionamenti, senza chiedere troppi permessi. Moltiplicazioni di cellule, di respiri, di battiti. Nuovi insegnamenti e nuovi apprendimenti. Un progetto universale inesauribile, addizioni e sostituzioni di materia umana senza soluzione di continuità. Finché vivrà il mondo, avremo culle per la vita, cieli per i nostri sogni, case per i nostri corpi, coperte per i nostri freddi. E dita che si cercano, braccia che si riconoscono, stupori che si rinnovano.
Restituiamo sempre l'amore, così come ci è stato dato. Intrecciato ai ricordi, alle usanze, alle culture, alle educazioni, agli esempi. Sperimentale ogni volta, eppure così antico. Esperienza unica ogni volta, eppure così ripetitiva. Tutti uguali, noi fratelli e sorelle di questa terra. Nasciamo tutti figli, muoriamo lasciando spazi ad altri figli. Tutti con lo stesso pianto, con lo stesso affamato bisogno d'amore, con la stessa pelle e lo stesso sangue, lo stesso fegato. Tutti che abbiamo bisogno di aria e di libertà, di orgoglio e di dignità.. Ma tutti, con una esclusiva e miracolosa identità, con un unico Io. Irripetibile e solo. Che si stamperà nei gesti, nei passi, nei successi e nelle frustrazioni. Nell'orgoglio e nelle appartenenze, nelle scelte e nelle negazioni. Poi, un giorno, solo nel ricordo. Perché sarà l'unico spazio in cui ancora avremo diritti. Restituiamo sempre l'amore, così come ci è stato insegnato.
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