IL MATTINO
Oggi in prima
15.12.2020 - 11:29
Vi anticipiamo tutto con la nostra prima pagina di oggi, a cui Pierfrancesco Pensosi dedica la sua attenzione nella rassegna stampa di RaiNews24 su Rainews.
La convinzione diffusa è che nessuno, durante la verifica aperta ufficialmente ieri dal premier Giuseppe Conte, metterà sul tavolo la richiesta di cambiare i tasselli della squadra di Governo, nonostante tutte le forze di maggioranza credano, chi più chi meno, che un 'restyling' sia quanto meno necessario. Dice Goffredo Bettini: "No al rimpasto. Parola orribile". Per poi aggiungere: "A conclusione del processo politico, il premier deciderà se adeguare gli assetti del Governo. Questo per noi non è un tabù". Non è 'tabù', appunto, ma nessuno ufficialmente mette il tema sul tavolo. E così il rischio concreto -stando a quanto sostengono diversi ministri- è che il presidente del Consiglio tiri dritto, indebolendo ulteriormente l'esecutivo che mai forse come ora appare nella tormenta, col rischio tangibile di una crisi a stretto giro, ormai considerata possibile anche all'interno di Palazzo Chigi. Si naviga a vista, intanto però i rumors su nomi e ruoli continua ad impazzare. Non solo sul chi al posto di chi, ma anche su alcune deleghe che solleticherebbero gli appetiti di diversi esponenti della maggioranza. Prima tra tutti la delega ai Servizi, che il premier ha dal primo giorno avocato a sé ma che diversi esponenti del Pd vorrebbero cedesse, anche alla luce delle polemiche che hanno investito lo stesso premier sulla gestione dell'Intelligence. Tornando al rimpasto vero e proprio, alcuni temono che rimettere mano alla formazione possa condurre, in un baleno, a una crisi al buio: "Pensi di toccare due o tre poltrone e alla fine ti ritrovi che ti sfilano anche la tua", sintetizza un big di Governo. Per evitare rischi, l'ideale sarebbe un''operazione chirurgica', rapida e il più indolore possibile, sacrificando magari i ministri 'tecnici' per accontentare la politica: leggi Viminale
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