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"Siamo il partito del futuro e di un sogno": Pepe scalda il Congresso nazionale della Lega a Firenze

"Non dobbiamo e possiamo arrenderci davanti al sogno di un'Italia che va alla velocità che merita", ha detto tra gli applausi Pasquale Pepe, coordinatore regionale della Lega Basilicata, coordinatore dipartimento Politiche del Mezzogiorno e uomo di fiducia del vicepremier Matteo Salvini

725 delegati, di cui 400 eletti da tutte le regioni italiane, segretari regionali e provinciali, parlamentari italiani ed europei, consiglieri regionali e governatori: è questo il ricco parterre dello stato maggiore del Carroccio riunito a Firenze oggi e domani nella cornice di Fortezza da Basso in occasione del Congresso nazionale per eleggere il nuovo segretario che con ogni probabilità sarà il leader Matteo Salvini, attualmente unico candidato. Per la prima volta il Congresso ospiterà Confindustria e un sindacato nazionale, l'Ugl, per rimarcare la centralità dello sviluppo e della crescita del Paese. "Sarà l’occasione per discutere di lavoro ed economia, temi fondamentali per la Lega", si leggeva in una nota diffusa dal partito pochi giorni fa. Secondo quanto riferiscono fonti leghiste nel corso di questa due giorni saranno discussi "almeno 17 atti di indirizzo", proposte di linea politica che "dovranno essere approvate ed eventualmente recepite dal segretario federale". In particolare, cinque proposte riguardano "l'adeguamento dei salari, l'islam, sicurezza e immigrazione, l'energia con riferimento al nucleare e la giustizia".

L'intervento di Pasquale Pepe

"Abbiamo aderito fin da subito al progetto di Matteo Salvini, un progetto che legava l'Italia dalla Valle d'Aosta alla Sicilia", ha detto Pasquale Pepe - coordinatore regionale della Lega in terra lucana, punto di riferimento per il Mezzogiorno e vicepresidente della Regione Basilicata con delega alle Infrastrutture, Reti idriche, Trasporti e Protezione Civile - per introdurre il suo intervento. "Un progetto che abbiamo sposato convintamente e che vogliamo portare avanti convintamente", ha ribadito Pepe, ponendo al centro del dibattito il Mezzogiorno chiamato ad una grande prova di maturità e ringraziando Claudio Durigon per il lavoro portato avanti in questi mesi. "Il partito nel Sud deve avere una visione e deve dimostrare di saper governare, non è più il tempo di piangersi addosso o di dare sempre la responsabilità ad altri, il buon governo è impegno, lavoro, visione e responsabilità", lo stesso buon governo che Pepe ha trasmesso in Basilicata, a partire dalla sfida della sicurezza idrica dopo aver ottenuto l’aumento della capacità di invaso della diga del Camastra sono stati annunciati di recente delicati interventi di manutenzione straordinaria, adeguamento sismico e opere accessorie per numerose dighe, da Acerenza al Pertusillo mentre sono in corso di esecuzione i lavori per 7,7 milioni di euro, da ultimare entro la fine del 2025, per aumentare la capacità di invaso della diga di Monte Cotugno. Sul tema dell'autonomia differenziata il vicepresidente della Regione Basilicata davanti ai delegati non ha dubbi: "Io dal Sud sono un grande tifoso dell'autonomia, se ci fosse avremmo molte più risorse per i lucani e per le lucane". Nelle parole di Pepe anche e soprattutto la mission della Lega a livello locale, nazionale ed internazionale: "Siamo il partito dei territori, dell'identità, della concretezza, il partito della vicinanza ai cittadini, ai deboli, agli imprenditori. Questo è il partito del futuro e ancor di più di un sogno. Davanti a questo sogno non dobbiamo e possiamo arrenderci: il sogno di un'Italia che va alla velocità che merita, che sa tendere la mano a chi ha bisogno, che non piega la testa davanti all'Europa e che sa stare accanto agli imprenditori, linfa vitale del nostro Paese, grazie Matteo la Basilicata sarà sempre convintamente al tuo fianco", ha detto a gran voce Pepe tra gli applausi dei presenti e ribadendo il protagonismo del Carroccio lucano e della sua classe dirigente.

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