IL MATTINO
Stefania Zanni nipote Diurno
20.11.2014 - 14:54
«Noi chiediamo che a questo luogo venga data una sua solennità. Magari anche con una semplice targa che ricordi che qui, in Via delle Frasche, è stato versato del sangue. Questo posto, dove un tempo sorgeva un palazzo, ora la gente lo utilizza come slargo dove poter arrostire la carne o i ragazzi lo utilizzano come campo da calcio». Parla Stefania Zanni, la nipote della famiglia Diurno che nel crollo ha perso Guglielmo Diurno, di 40 anni, sua moglie, Carmela Gramazio, di 38 anni, e il loro figlio Guido Rosario, di sette anni. Sopravvissute le due sorelline, ora divenute maggiorenni per le quali chiede un semplice sbocco lavorativo. «Non chiediamo posti fissi, non vogliamo pubblicità; chiediamo solo un contributo lavorativo minimo per le due superstiti lasciate allo sbaraglio: che sia anche fare la commessa in un supermercato. Non abbiamo grandissime aspettative, solo un piccolo aiuto perché siamo proprio al limite»
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