IL MATTINO
L'insediamento del pastore lucano
09.03.2024 - 22:10
“Mi sento già molisano”. Con queste parole, Monsignor Biagio Colaianni, ha salutato la comunità molisana. Il nuovo Arcivescovo della diocesi di Campobasso-Bojano ha ribadito il suo impegno a portare avanti la missione che Dio gli ha affidato per tramite di Papa Francesco, durante la cerimonia di insediamento presso la Basilica Minore dell'Addolorata, patrona del Molise.
Il vento del cambiamento soffia sul Molise, portando con sé un nuovo Arcivescovo, Monsignor Biagio Colaianni. Forte di un programma pastorale basato sul Vangelo e sulla misericordia di Dio, il prelato si prepara a guidare la diocesi di Campobasso-Bojano con l'intento di guardare alle periferie e portare la luce del Vangelo nelle zone più marginali.
UN NUOVO ARCIVESCOVO PER IL MOLISE
“Mi sento già molisano”. Con queste parole, Monsignor Biagio Colaianni, ha salutato la comunità molisana. Il nuovo Arcivescovo della diocesi di Campobasso-Bojano ha ribadito il suo impegno a portare avanti la missione che Dio gli ha affidato per tramite di Papa Francesco, durante la cerimonia di insediamento presso la Basilica Minore dell'Addolorata, patrona del Molise.
L'ARRIVO DI COLAIANNI: UN EVENTO ATTESO
La nomina di Colaianni ha suscitato grande attesa tra i molisani, come sottolineato dal Presidente della regione, Francesco Roberti, che ha evidenziato la similitudine tra il popolo molisano e quello lucano, entrambi semplici, tenaci e legati ai veri valori cristiano-cattolici. Nel suo discorso, il presidente ha espresso il suo ringraziamento a Monsignor Giancarlo Bregantini, Arcivescovo emerito, per il suo servizio alla Chiesa del Molise.
IL PROGRAMMA PASTORALE DI COLAIANNI: DAL VANGELO ALLE PERIFERIE
Ma quale sarà la prospettiva del nuovo Arcivescovo del Molise? Colaianni ha spiegato che il suo piano di attuazione è già esistente da sempre: “Vivere e attuare il Vangelo annunciandolo a tutti nella testimonianza dell'amore di Dio". Il Vangelo, infatti, sollecita a incontrare le periferie, non solo dal punto di vista geografico, ma soprattutto per raggiungere coloro che sono distanti da Dio.
VERSO IL GIUBILEO 2025: PREGHIERA, SALVAGUARDIA DEL CREATO E PACE
Nel percorso che porterà alla celebrazione del Giubileo del 2025, Colaianni sottolinea l'importanza della preghiera come fondamento della fede e invita alla custodia e salvaguardia del Creato. Un richiamo forte anche alla pace tra gli uomini, in un tempo segnato da guerre fratricide e violenze che deturpano i volti innocenti dei tanti bambini e popoli.
UN CAMMINO DA PERCORRERE INSIEME
Colaianni è consapevole che il suo compito non può essere portato avanti da solo. "Il vescovo, da solo, non può realizzare i progetti di salvezza di Dio", ha affermato. Ecco perché invita tutti a sentirsi parte di una famiglia, del popolo che Dio ama, per far sì che ogni programma non resti solo un'idea o un proposito.
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