IL MATTINO
Questa mattina la votazione prima di andare in ferie
06.08.2020 - 12:54
Il provvedimento di Conte, espropriativo della dignità legislativa del Consiglio regionale, non obbliga i partiti al rispetto delle quote di rappresentanza elettiva tra uomini e donne (60/40%), lasciando loro la facoltà di candidare anche tutti maschi (dice solo che se la doppia preferenza viene espressa per candidati del medesimo sesso, la seconda viene annullata) Ecco perché è una beffa, compiuta con il sostegno anche del Pd che inizialmente - con Bordo e la Boldrini - avevano chiesto di emendare il decreto, il che non è avvenuto.
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