Il viestano Angelo Fichera con, alle spalle, la Concordia
«Sono in piedi da stamattina alle 5 - dice emozionato al telefonato mentre dietro di lui le operazioni di recupero procedono senza sosta - Non sto nella pelle per l'emozione. Per mesi e mesi abbiamo lavorato come formiche sulla pancia della grande nave, mettendo insieme una saldatura dietro l'altra e ora siamo arrivati in fondo. E' con immenso orgoglio che mi sento di far parte di un'impresa unica al mondo».
Accedi per continuare la lettura
Se hai un abbonamento, ACCEDI per leggere l'articolo e tutti gli approfondimenti.
Altrimenti, scopri l'abbonamento a te dedicato tra le nostre proposte.
Commentascrivi/Scopri i commenti
Condividi le tue opinioni su Il Castello Edizioni e Il Mattino di Foggia