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Indagano i carabinieri

Rispose al fuoco durante l'agguato del 2016: torna il carcere il super boss Sinesi

Ipotesi investigative sono state poi confermate dalle attività tecniche di intercettazione, nelle quali lo stesso Sinesi, conversando con i parenti e sodali più stretti, ammette, anche se in modo criptico, di essere stato armato e di avere risposto al fuoco mettendo in fuga i killer ed evitando così ben più nefaste conseguenze.

Rispose al fuoco durante l'agguato del 2016: torna il carcere il super boss Sinesi

L’uomo, mentre viaggiava a bordo di un’autovettura in compagnia della figlia e del nipotino di soli 4 anni, a poche centinaia di metri dalla propria abitazione fu affiancato da un’autovettura dalla quale i killer esplosero numerosi colpi di pistola e di kalashnikov, ferendo sia il Sinesi che il nipotino.

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