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Foggia: la Serie B è alla portata?

Le incognite principali non riguardano solo il potenziale interno del gruppo ma anche dall’imprevedibilità di un campionato, quello di C, che continua a rivelarsi ostico e impronosticabile, oltre che lungo ed estenuante.

Foggia: la Serie B è alla portata?

C’è bisogno di dare tempo al tempo. Sarà l’unico modo per capire fin dove potrà arrivare il nuovo Foggia di Canonico, che nella peggiore delle ipotesi potrebbe centrare ancora una volta gli spareggi per la B.

“Il Foggia è molto forte, considerando che molti lo scorso campionato hanno sfiorato la B. Forse c’è necessità di qualche under in più e di questo la società ne è a conoscenza”. Non sono le parole di Mirko Cudini ma quelle del suo vice in panchina, Giuseppe Antognozzi dopo la vittoria interna di misura sul Giugliano. “La società è molto ambiziosa e faremo di tutto per dare grosse soddisfazioni”, sottolinea l’allenatore in seconda che promuove in prima fascia il Foggia, inserendola di fatto tra le pretendenti al salto di categoria. E aggiunge: “ Abbiamo giovani di ottimo livello e questo ti permette di lavorare al meglio. Loro stanno crescendo anche grazie ai consigli dei giocatori di esperienza”.

Archiviato il finale burrascoso dello scorso campionato, il Foggia prova a ripartire, consapevole che le novità in campo e in panchina potrebbero richiedere più tempo per il rodaggio. Puntare sui satanelli nella stagione appena iniziata potrebbe rivelarsi tuttavia una scelta intelligente, nonostante la complessità del torneo di C. Per farlo basta capire come aprire un conto gioco e piazzare un pronostico sull’esito della stagione o sulle singole partite della squadra di Cudini, ma non prima di aver analizzato bene informazioni e statistiche sul rendimento dei rossoneri, singoli e collettivo.

Più realista appare invece il neo-tecnico del club, che prima ancora dell’esordio in trasferta allo Iacovone, aveva ammesso in guardia il pubblico rossonero. Sarà necessario attendere qualche giornata prima testare la vera identità del Foggia. Gli fa eco Antognozzi: “Quando saremo al completo diremo la nostra”. Poche, finora, le responsabilità di Cudini, in rossonero dal 26 luglio dopo le recenti esperienze a Campobasso e Andria. Responsabilità che potrebbero subito farsi pesanti, considerando una piazza esigente come quella di Foggia che vuole dimenticare in fretta l’epilogo al Rigamonti Ceppi e troppi anni di anonimato in C.

 Lo stesso Tonin, gol vittoria per lui contro il Giugliano, sottolinea la complessità, ma anche l’importanza di giocare in Capitanata. “Qui a Foggia ci sono molte pressioni, però sono contento e adesso voglio continuare così”. Incalzato sulle prospettive future dei rossoneri, la punta centrale di proprietà del Milan rimarca il fatto che “i margini di miglioramento di questa squadra sono altissimi". Anche il morale è alto”.

 Il Foggia del nuovo corso riparte con un 4-3-3 pronto a trasformarsi in 4-3-1-2. Possesso palla e trame di gioco si sono già viste nella gara a porte chiuse allo Zaccheria. Squadra che interrompe la costruzione avversaria con buoni risultati e ci prova dalla distanza a più riprese, soprattutto quando diventa difficile sfondare in area. La difesa torna quella classica con Garattoni, Marzupio, Carillo e Rizzo, sembrando peraltro piuttosto padrona del pacchetto arretrato. Nel complesso, squadra giovane con età media pari a 24 anni con ampissimi margini di miglioramento, sul piano tattico e in termini di affiatamento, tra i singoli e tra i reparti.

Chiedersi se la Serie B è alla portata del Foggia è indubbiamente prematuro. Le incognite principali non riguardano solo il potenziale interno del gruppo ma anche dall’imprevedibilità di un campionato, quello di C, che continua a rivelarsi ostico e impronosticabile, oltre che lungo ed estenuante. Campionato che, peraltro, ha appena avviato la sua ultima partnership strategica, dopo l’annuncio a Milano del presidente della Lega Pro, Matteo Marani.

Il Foggia sconta anche un ritardo organizzativo legato alla chiusura dell’ultimo torneo, che con la griglia playoff giocata fino in fondo ha lasciato meno tempo alla dirigenza per la pianificazione del futuro rossonero. L’esito incerto fino alla fine non ha lasciato margini sufficienti per capire come attrezzare la rosa 2023-24-. Serie B o permanenza in C? Il Rigamonti Ceppi ha rilasciato il suo verdetto solo il 18 giugno, dopodichè è partita la programmazione.

Il Foggia 2023-24 targato Cudini è ancora un cantiere in costruzione, così come altre squadre blasonate del girone, che finora hanno faticato a trovare un’identità di gioco ben precisa. Rispetto all’ultima stagione, e con le stesse partite giocate, i rossoneri hanno tre punti in più. L’impressione è che il tecnico voglia puntare su un modulo equilibrato, caratterizzato da una fase di non possesso moderatamente intensa e da una notevole spinta in fase offensiva. Gioco di prima, pressing alto e costruzione dal basso dovrebbero essere le caratteristiche essenziali dell’assetto gioco. Un assetto rinnovato e totalmente diverso dal 3-5-2 di Delio Rossi, Un’intelaiatura che va assimilata e rodata in ogni aspetto, considerando i vari innesti con cui è stata puntellata la rosa. Molti acquisti sono arrivati tardi in città e anche la preparazione fisica paga lo scotto della preparazione atletica posticipata. C’è bisogno di dare tempo al tempo. Sarà l’unico modo per capire fin dove potrà arrivare il nuovo Foggia di Canonico, che nella peggiore delle ipotesi potrebbe centrare ancora una volta gli spareggi per la B.

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