IL MATTINO
Il chiarimento
21.05.2020 - 10:39
Le avvocatesse Lucia Martino e Federica Volpe
Medici, infermieri ed operatori socio-sanitari costretti ad attività di vestizione e svestizione di uno specifico abbigliamento (come il camice e la mascherina), il cui utilizzo è imposto da esigenze di sicurezza ed igiene pubblica prima dell’inizio e dopo la fine del turno di lavoro, potranno ricorrere per vedersi riconoscere quello che viene definito "Tempo-Tuta".
In periodi in cui si fa un gran parlare dell'abnegazione degli operatori sanitari e del loro salario minimo lo Studio Legale LEI (Lavoro, Etica, Impresa) degli avvocati Lucia Martino e Federica Volpe scende in campo a tutela dei lavoratori del settore. «L’attività di vestizione e svestizione, qualora sia effettuata prima dell’inizio e dopo la fine del turno, rientra nell’orario di lavoro e, come tale, è da retribuire autonomamente - spiegano i legali Lucia Martino e Federica Volpe -. La Cassazione in una recente sentenza ha affermato che tale attività, integrativa e strumentale all’obbligazione principale, è da ritenersi funzionale al corretto espletamento dei doveri deontologici della presa in carico dei pazienti e della continuità assistenziale e, pertanto, è meritevole di ricompensa economica». Pertanto medici, infermieri ed operatori socio-sanitari costretti ad attività di vestizione e svestizione di uno specifico abbigliamento (come il camice e la mascherina), il cui utilizzo è imposto da esigenze di sicurezza ed igiene pubblica prima dell’inizio e dopo la fine del turno di lavoro potranno ricorrere per vedersi riconoscere il questo che viene definito Tempo-Tuta. Il personale sanitario (medici, infermieri, operatori socio-sanitari) che effettua attività di vestizione e svestizione di uno specifico abbigliamento (come il camice e la mascherina), il cui utilizzo è imposto da esigenze di sicurezza ed igiene pubblica prima dell’inizio e dopo la fine del turno di lavoro, si trova nella condizione quindi di poter ricorrere per vedersi riconoscere il diritto alla retribuzione per il tempo impiegato, stimato in 10/15 minuti rispettivamente all’inizio e alla fine del turno. «Mentre questi operatori sono in prima linea nelle emergenza epidemiologica da Covid-19 - concludono gli avvocati Lucia Martino e Federica Volpe - noi abbiamo voluto mettere al loro servizio la nostra professionalità. Un diritto per i lavoratori del settore sanitario che intendiamo difendere».
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