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Ron, la Puglia ritrovata a Foggia

Il cantautore dalle origini pugliesi (il nonno era di Trani) si racconta a due giorni dall'atteso concerto di Ferragosto nella città dauna capoluogo: «Qui ho tanti amici, mi aspetto una piazza piena di programmi di vita e di speranza, che è la cosa fondamentale»

Ron, la Puglia ritrovata a Foggia

Nel giorno del suo compleanno (è nato il 13 agosto 1953), Rosalino Cellamare tiene a sottolineare la missione del suo tour, riferito al suo ultimo album “La Forza di dire sì”: «Tutti i proventi andranno all’A.S.L.A. (Associazione Sclerosi Laterale Amiotrofica) che si occupa dei malati di SLA».

Il prossimo 15 agosto Ron sarà il protagonista assoluto del Ferragosto di casa nostra. A partire dalle 21:00 piazza Cavour vivrà momenti indimenticabili con le bellissime canzoni di uno dei più grandi artisti del panorama musicale italiano. Un evento importante per la nostra città e tutta la provincia, perché la musica è cultura e quest’ultima crea comunità. Ron ci aiuterà con i suoi brani e con la  “Forza di dire sì”, titolo del suo Tour 2017 che già in altre parti d’Italia ha fatto registrare il tutto esaurito. In esclusiva per noi, ecco una piacevole chiacchierata che l’artista ci ha gentilmente rilasciato nonostante i suoi tanti impegni di questi giorni.

Le tue origini sono pugliesi. Hai qualche ricordo della tua infanzia qui in Puglia?

Sì, ho origini pugliesi da parte di mio nonno paterno. Anche il mio cognome, Cellamare, non lascia dubbi, più pugliese di così! Non ho ricordi d’infanzia perché mio nonno si trasferì al nord quando aveva 15 anni, infatti non sono mai stato in Puglia da ragazzino. Tuttavia vengo spesso e volentieri non solo per cantare ma anche perché ho tanti amici, anche a Foggia.

Tra tre anni festeggerai cinquant’anni di carriera. Che bilancio ti senti di fare?

Direi di essere stato un uomo fortunato, nel senso che dopo così tanto tempo sono ancora qua a fare il mio lavoro e ciò che più mi piace. Non è una cosa da tutti, molti si sono persi per strada. Per cui posso dire di esser stato davvero favorito dalla sorte e di aver lasciato e prodotto cose belle per la gente oltre che per me.

Che rapporto hai con il tuo pubblico?

E’ un rapporto molto bello e che va sempre meglio, perché ho un pubblico di gente che ascolta, che è curiosa ed attenta. Certamente non è un pubblico distratto e questo mi appaga tantissimo. Mi seguono tantissime persone molto discrete, che non di certo mi saltano addosso, e questo ha i suoi vantaggi.

Il 15 agosto sarai a Foggia in piazza Cavour per l’evento centrale del Ferragosto. Cosa ti aspetti da questa piazza?

Sarà un po come tornare nella mia terra. A Foggia ci sono alcuni miei amici per cui sono contento di passare il Ferragosto in Puglia. Non mi è capitato molte volte, anche perché ho passato tantissime estati in Sicilia. Ed ora eccomi qui. Mi aspetto una piazza piena di programmi di vita e di speranza, che è la cosa fondamentale.

Il tuo Tour è ricco di date. Qual è stata la tua “Forza di dire sì”?

“La Forza di dire sì” è il titolo che si riferisce all’album uscito lo scorso anno. Si tratta di un disco doppio che ho realizzato con la collaborazione di altri ventiquattro artisti, miei fantastici colleghi, con i quali ho duettato. Tutti i proventi andranno all’A.S.L.A. (Associazione Sclerosi Laterale Amiotrofica) che si occupa dei malati di SLA. Il ricavato servirà a sostenere la ricerca genetica per sconfiggere e curare questa terribile malattia. Per cui, avere “La Forza di dire sì” in questo caso non è molto facile. Esserne testimonial è molto impegnativo. Non si tratta di fare un’apparizione pubblica o un “concertino” e poi scappare via; qui si tratta di essere vicino all’associazione, di incontrare i malati e di toccare con mano le loro sofferenze. Questa è un’iniziativa alla quale tengo molto.

Anticipazioni sui tuoi progetti futuri?

Sto scrivendo, piano piano e senza stancarmi molto, delle cose. Devo dire che stanno venendo abbastanza bene e di questo sono molto contento (sorride e ci saluta).

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