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Addio a Gerardo Gerardi, il grande pittore materico che dipingeva da Dio

Gerardi è il cognome d'arte di Gerardo Circiello, nato a Rocchetta Sant'Antonio il 19 febbraio 1942. Si è spento nella sua casa sul lago di Como dove viveva da anni con la sua famiglia

Addio a Gerardo Gerardi, il grande pittore materico che dipingeva da Dio

"Se ne è andato serenamente, lasciandoci eredi del suo amore e della sua integrità morale, da vero signore", ci dice la moglie Liliana Di Michele, nota cardiologa originaria di Foggia. E la sua arte è stato il tratto di una straordinaria signorilità.

La sua vita terrena è giunta al termine ieri, 8 luglio 2025, a 83 anni. La eco delle sue opere straordinarie, apprezzate in tutto il mondo, resterà per sempre. Tra i più validi e polivalenti interpreti della comunicazione estetica contemporanea, Gerardo si  diploma al I Liceo Artistico di Milano, completando gli studi all'Accademia di Belle Arti di Brera sotto la guida di Raffele De Grada, Domenico Cantatore e Luigi Veronesi. Frequenta un corso di perfezionamento alla Technical School of Art di Torquay in Inghilterra. Dopo aver insegnato a Frosinone, Reggio Calabraia, Bari, Foggia Bologna, attualmente è docente ordinario della cattedra di Pittura all'Accademia di Belle Arti di Brera a Milano ed è anche Commissario Governativo per le Accademie italiane legalmente riconosciute. La sua attività pubblica inizia nel 1961. Soggiorna per due anni in Inghilterra e Svezia ove allestisce tre mostre personali di successo. Dal 1970 si stabilisce a Milano, stringe amicizia con Fiume, Morlotti, Castellani, Tadini e Dova. Nel 1975 partecipa a Roma alla X Quadriennale Nazionale d'Arte "La nuova generazione". Nel 1977 riceve il primo premio in omaggio al maestro Mario Sironi e nel 1979 il primo premio nazionale "Città di Imperia-De Amicis" dal Presidente della Repubblica Sandro Pertini. Nel 1983 la città di Ferrara presenta una vasta antologica al Palazzo dei Diamanti, riproposta nel 1985 a Milano al Museo di Palazzo Dugnani. Nel 1987 organizza il percorso artistico notturno "Peschici città delle 16 porte" con catalogo monografico Electa a firma di Enrico Crispolti e Massimo Bignardi. Nel 1999 è invitato alla Biennale di Vnezia nel padiglione del Giappone con due tecniche miste su carta fra cui Sono Cachi, albero parlante. Nel 2009 festeggia i cinquant'anni di attività artistica (1959-2009) e per l'occasione la Comunità Europea organizza un'antologica nella sede centrale del Parlamento a Bruxelles, con catalogo monografico ragionato edito dalle Edizioni Mazzotta di Milano in tre lingue. SOstenuto da critici quali Solmi, Acquaviva, Benincasa, Bossaglia, Restany, Caramel, Bignardi, Munari, De Grada, Trini, Crispolti, Dorfles e Cristino, realizza oltre cento mostre personali e progetti da Palermo a Milano, da Barcellona a Lugano, da Torquay a Stoccolma, da Caen a Tokyo, da Berlino a Bruxelles. Una Completa documentazione sulla sua attività è depositata all'Archivio Storico delle Arti Contemporanee presso la Biennale di Venezia.  

Tra le sue opere più significative, ricordiamo

I caratteri del quotidiano, opere plurimateriche, 1958-983, Milano, Edizioni Brixia, 1983

Simboli e segni del Gargano, a cura di S.Acquaviva, C.Benincasa, R.Bossaglia, L.Caramel, R.Pensato, F.Solmi, Milano, Electa, 1985.

Peschici città delle 16 porte, a cura di Enrico Crispolti e Massimo Bignardi, Milano, Electa,1987

Un grido senza suono, a cura di Pierre Restany, Rossana Bossaglia, Carmine Benincasa, Gaetano Cristino, Massimo Bignardi, Milano, Mondadori, 1991

Sentire l’immagine, opere dal 1960 al 2000, con prefazione di Luciano Caramel e Testi di  Tommaso Trini e Maura Pozzati, Milano, Electa, 2001

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