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29.10.2024 - 08:04
Gli SPMT (Self-Propelled Modular Transporter) sono macchinari progettati per il trasporto di carichi eccezionali, spesso utilizzati nell’industria pesante, aerospaziale e navale. Si tratta di piattaforme modulari autotrasportate che possono essere configurate in base al peso e alla dimensione del carico da spostare. Ogni modulo è dotato di ruote e di un sistema di sterzatura elettronica che permette movimenti multidirezionali.
Avete mai visto un sottomarino che naviga sulla terraferma? In Germania si è concluso uno dei trasporti più straordinari mai realizzati: il sottomarino U17, lungo 90 metri e pesante decine di tonnellate, è stato trasferito dal Museo della Tecnologia di Speyer a quello di Sinsheim, in un’operazione che ha richiesto cinque anni di pianificazione e una complessa esecuzione logistica. La missione, portata a termine dalla compagnia di trasporti Kübler, è stata un successo grazie all’utilizzo degli SPMT, macchinari adatti ad affrontare sfide logistiche di questa portata.
Cos'è un SPMT e come funziona?
Gli SPMT (Self-Propelled Modular Transporter) sono macchinari progettati per il trasporto di carichi eccezionali, spesso utilizzati nell’industria pesante, aerospaziale e navale. Si tratta di piattaforme modulari autotrasportate che possono essere configurate in base al peso e alla dimensione del carico da spostare. Ogni modulo è dotato di ruote e di un sistema di sterzatura elettronica che permette movimenti multidirezionali.
I sistemi SPMT, come il Voyager sviluppato dall’azienda italiana Mouvers, offrono modularità e flessibilità, e possono essere configurati con un numero variabile di moduli. Una configurazione minima, composta da quattro moduli e una centralina di comando, è in grado di trasportare carichi fino a 140 tonnellate. Grazie alla trazione a cingolo e alla possibilità di superare pendenze fino al 22%, questi sistemi sono essenziali per operazioni complesse come il trasporto di un sottomarino.
Il trasporto del sottomarino U17
L’operazione di trasporto dell’U17 non è stata semplice. Per ridurre l’altezza del carico e permettere il passaggio sotto linee elettriche e ponti, il sottomarino è stato ripetutamente inclinato di 70 gradi lungo il suo asse longitudinale. Questa rotazione ha consentito di abbassare la torre del sottomarino, di solito uno degli elementi più alti, permettendo di evitare ostacoli altrimenti insormontabili.
La prima parte del trasporto si è svolta sul fiume Reno, dove il sottomarino è stato caricato su un pontone fluviale lungo 66 metri e largo 11,5 metri. Durante questa fase, è stato necessario mantenere un equilibrio perfetto, regolando costantemente il bilanciamento del pontone per evitare pericolosi spostamenti del carico. Il sistema di bilanciamento è stato gestito tramite l’uso di zavorre e un’attenta compensazione degli assi del pontone, dimostrando l’importanza della precisione ingegneristica in operazioni di questo tipo.
La sfida del trasporto su strada
Arrivati al porto naturale di Haßmersheim, la fase successiva ha coinvolto il sollevamento del sottomarino, che è stato sollevato di ben 14 metri utilizzando otto cilindri idraulici, per permettere il posizionamento dei trasportatori modulari sotto la sua struttura. Da qui, il viaggio è proseguito su strada, dove l’U17 è stato trasportato su 30 assi modulari Scheuerle InterCombi. Questi sistemi modulari sono stati scelti per la loro capacità di distribuire il peso in modo ottimale e per il controllo preciso durante i movimenti.
Il trasporto su strada ha presentato nuove difficoltà: curve strette, passaggi sotto ponti, e addirittura un tratto dell’autostrada A6, dove il convoglio è stato costretto a procedere in contromano, a soli 15 km/h, con il supporto delle forze dell’ordine che hanno garantito la sicurezza dell’operazione. In alcuni punti, il sottomarino è stato inclinato su un trasportatore a pianale ribassato per ridurre ulteriormente l’altezza complessiva del convoglio, consentendo il passaggio sotto strutture basse.
Un’impresa ingegneristica straordinaria
Il viaggio del sottomarino U17 si è concluso con successo a Sinsheim, accolto da una folla entusiasta che ha celebrato il trionfo di un’impresa ingegneristica di portata eccezionale. Il trasporto del sottomarino ha dimostrato ancora una volta l'importanza di una pianificazione minuziosa e di tecnologie come gli SPMT, che hanno reso possibile il superamento di sfide apparentemente insormontabili.
Il futuro della movimentazione industriale
Il successo di operazioni come questa pone le basi per un futuro sempre più dipendente da soluzioni innovative e tecnologiche per la movimentazione di carichi eccezionali. I sistemi SPMT non sono solo strumenti potenti e flessibili, ma rappresentano una rivoluzione nella logistica industriale. Grazie alla loro modularità, alla capacità di muoversi in modo multidirezionale e alla possibilità di affrontare ogni tipo di ostacolo, questi sistemi sono ormai essenziali per le imprese di trasporto che devono far fronte a sfide logistiche sempre più complesse.
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