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Storia di una famiglia perbene

Tavasci-Alberini, la caduta di un impero

Dal centro estetico al tatuaggio. E quegli immobili sparsi in città per oltre 5 milioni di euro

Tavasci-Alberini, la caduta di un impero

Lanfranco Tavascia

La magistratura ha arrestato Chicco Tavasci e l'amministratore delegato Giuseppe Corriero con l'accusa di concorso in peculato e appropriazione indebita. Poi la messa in liquidazione dell'azienda; 1 milione e 250mila euro necessari per ricapitalizzazione aziendale, somma a cui la famiglia Tavasci-Alberini non è riuscita a far fronte. Così come l'enorme massa debitoria, partita da 25 milioni di euro di debiti ad inizio dell'inchiesta giudiziaria e che ad oggi splafona il tetto dei 50 milioni. Eppure le carte catastali parlano di un patrimonio immobiliare, solo sulla città di Foggia, che si aggirerebbe intorno ai 5 milioni di euro: 17 immobili tra uffici, negozi, box.

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