IL MATTINO
Il direttore generale dell'Azienda ricostruisce la vicenda
03.06.2014 - 13:54
«Io posso fare soltanto delle ipotesi perchè non abbiamo potuto effettuare sopralluoghi all'interno degli appartamenti, cose che è resa possibile previa autorizzazione dei padroni di casa. Quindi non sappiamo se l'epicentro di questo scoppio è stato la terza serranda, ovvero il civico 22C dove c'era la persona anziana, o nel 22B dove risiedeva la coppia di sposi deceduta. Evidentemente - spiega Iafelice - c'era qualche apparecchio domestico che funzionava ad intermittenza e quando attivo dava luogo all'odore di gas; mentre, quando non attivo, non produceva alcun stato di allerta. Niente di più facile che questo elettrodomestico sia stato lasciato acceso che poi, nottetempo, quando probabilmente la persona anziana – ma ripeto restiamo nel campo delle ipotesi incalza il direttore di Amgas – si sia alzata ed ha acceso la luce abbia innescato l'esplosione. Tra le altre cose – precisa lo stesso - dei due sottani uno solo, ovvero quello dell'85enne, era allacciato al gas cittadino l'altro appartamento non era servito dal metano»
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