IL MATTINO
Covid
22.01.2023 - 18:07
All’assemblea costituente del Pd, l'ex ministro Roberto Speranza, già sfortunato autore di una operetta autobiografica dal titolo "Perchè Guariremo" sulla gestione della prima fase della pandemia, distribuita e ritirata dagli scaffali in un battito di ciglia, alza la testa - dopo la batosta elettorale - e si scaglia contro la destra. "Di fronte a questa destra l'unità è una scelta politicamente e moralmente obbligatoria. Credo ci sia bisogno di un momento di serietà", perchè rimarca Speranza: "E' una destra insidiosa che ha preso i voti dei ceti popolari, dei ceti più deboli, delle periferie". Quelle periferie e quegli ultimi, di pasoliniana memoria, che un tempo erano appannaggio di una sinistra identitaria, dura e pura e che oggi chiedono a Salvini e a Meloni di essere ascoltate dopo la miopia di un centrosinistra confuso ed ibrido. Più appassionato ai salotti, alle banche, alla finanza e ai Cda. Non è un mistero che la storica classe operaia abbia virato a destra
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