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Su immigrazione clandestina e caro benzina Giorgia e Matteo peggio di Mario

Sul caro carburanti il governo è intervenuto con un decreto che - di fatto - non ha impattato sulle tasche dei cittadini. Le accise che erano state tagliate dal "banchiere di Bruxelles" restano e si punta tutto su controlli e trasparenza. Per Palazzo Chigi gli aumenti sarebbero dovuti prevalentemente, se non esclusivamente, a comportamenti speculativi come gridato dal Codacons. Centrodestra in affanno anche sul fronte caldissimo degli sbarchi, che aumentano al netto della lotta alle Ong

Su immigrazione clandestina e caro benzina Giorgia e Matteo peggio di Mario

Meloni e Salvini

Sullo sfondo c’è la considerazione, ribadita ancora una volta dal governo, che del taglio sulle accise avrebbero beneficiato tutti i redditi, anche i più elevati, ma il suo costo per le casse dello Stato (stimato in circa 10 miliardi l’anno) sarebbe stato tale da rendere impossibili le misure adottate con la legge di bilancio a sostegno dei redditi più bassi. Per Matteo Salvini “c’è qualcuno che fa il furbo”. Per il ministro Gilberto Pichetto Fratin è in corso una vera e propria speculazione. La posizione del governo sull’aumento dei costi della benzina negli ultimi giorni è stata chiara: dare la colpa dei prezzi alti del carburante alla speculazione. "Dopo aver aumentato le accise Meloni e Salvini si domandano preoccupati chi abbia fatto impennare il prezzo della benzina. Per avere la risposta non serve una commissione di inchiesta, è sufficiente che si facciano un selfie", dice Matteo Renzi. Duro l'ex premier e numero uno del M5s Giuseppe Conte che intervistato da Veronica Gentili a "Controcorrente", parla dell'operato del nuovo Governo sulla situazione del caro benzina. "A differenza di quello che dice la Meloni, nel punto 17 del programma di Fdi si parla di misure per la riduzione d'Iva e accise. In campagna elettorale la Meloni ancora lo prometteva e ha preso voti per questo. Questi sono tic della mala politica". Dello stesso parere il parlamentare Dem eletto in Basilicata Enzo Amendola che ospite ad Omnibus su La7 ha affermato senza mezzi termini che Giorgia Meloni: "La prima accisa l’ha fatta sul suo programma, l’ha segata, se ne è dimenticata, ieri ha fatto un autogol un autogol dal punto di vista politico abbastanza clamoroso. Ma questo - ha rimarcato Amendola - è un paese in cui funziona così, cioè c’è gente che si dimentica quello che ha detto due mesi fa, dove si cambia posizione dalla mattina alla sera". Le cose non vanno bene neppure sul fronte dell'immigrazione clandestina, tema che storicamente scalda i cuori di Lega ed FdI e del rispettivo elettorato. In passato, nel Conte due e con Draghi, era colpa di Luciana Lamorgese. Con Piantedosi al Viminale, Salvini al ministero delle Infrastrutture (dal cui dicastero dipendono le Capitanerie di Porto e la Guardia Costiera), con Crosetto al ministero della Difesa ed ovviamente con Giorgia Meloni a capo dell'esecutivo da novembre ad oggi, confrontando i numeri c'è poco da sorridere per i duri e puri del centrodestra. Che ci sia un sistema opaco sui salvataggi, sul ruolo degli scafisti nel Mediterraneo e dei rapporti che intercorrono con le Ong è ormai cosa nota. Confrontando, infatti, i dati odierni forniti dal ministero dell'Interno, con quelli del medesimo periodo degli anni passati emerge che il numero di arrivi sulle coste italiane è di gran lunga aumentato:

novembre
2020: 5.360
2021: 9.517 (governo Draghi)
2022: 9.058

dicembre
2020: 1.591
2021: 4.534
2022: 10.799 (governo Meloni)

gennaio (fino al giorno 5)
2021: 265
2022: 368
2023: 2.556 (governo Meloni)

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