IL MATTINO
smart working
24.05.2022 - 11:44
Se lo smart working diventasse strutturale, sarebbe una vera e propria rivoluzione nel modo di vivere il lavoro e la città, che coinvolgerebbe 6,2 milioni di lavoratori e 'cancellerebbe' dalle strade 4,9 milioni di passeggeri di mezzi privati o pubblici al giorno. Una rivoluzione però da gestire, perché avrebbe un impatto profondo ma asimmetrico sulle imprese. La riduzione di personale in presenza può portare un sensibile risparmio per le imprese, dai costi sostenuti per l’acquisto e gli affitti dei locali a quelli del consumo di energia elettrica e gas, di trasporto e spostamento e tutto l’insieme dei costi indiretti. Uno scenario di lavoro da remoto strutturale potrebbe generare un risparmio per il sistema imprenditoriale di circa 12,5 miliardi di euro l’anno. Pesanti però come detto i cali di fatturato (-25 miliardi), soprattutto per le imprese di alcuni settori, come turismo, ristorazione e trasporti, soprattutto nelle grandi città. A crescere invece (+4,3 miliardi) il fatturato nel commercio alimentare. Nel complesso, si quantifica una perdita netta per il sistema delle imprese di -8,2 miliardi di euro di fatturato. Il quadro descritto potrebbe avere un impatto negativo, con la chiusura di quasi 21mila attività e la perdita di oltre 93mila occupati, in particolare nei pubblici esercizi e nella ricettività. Sono questi i dati principali e le stime del dossier Confesercenti "Cambia il lavoro, cambiano le città", incentrato sugli effetti dello smart working su imprese, famiglie e società
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