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Polizia di stato

170 anni di Polizia di Stato. Il questore di Potenza ricorda gli agenti lucani caduti Tammone, Rosa, Zaccagnino e Passannante

«Esserci sempre, il motto scelto per l’odierna ricorrenza, è essenzialmente lo spirito della nostra missione al servizio della gente, nel comune obiettivo di garantire sicurezza e, quindi, libertà, perché non c’è una vera libertà se non è garantita la sicurezza del vivere quotidiano», ha rimarcato il questore di Potenza, Antonino Pietro Romeo

170 anni di Polizia di Stato. Il questore di Potenza ricorda gli agenti lucani caduti Tammone, Rosa, Zaccagnino e Passannante

il questore di Potenza, Antonino Pietro Romeo

«Un saluto affettuoso alla cittadinanza potentina e, mi sia consentito, un saluto ed un grazie di cuore ai familiari di tutti Noi appartenenti della Polizia di Stato, che condividono silenziosamente ansie, rinunce e disagi e, comunque, ci sostengono ed incoraggiano nel nostro quotidiano lavoro che non sempre si concilia con le loro esigenze. Un saluto ed un ideale abbraccio affettuoso va ai familiari dei nostri caduti di questa provincia – Tammone, Rosa, Zaccagnino e Passannante – nonché a tutti i pensionati della Polizia di Stato, qui rappresentati con il Labaro dell’Associazione, che mantengono viva la nostra memoria, la nostra splendida tradizione, le nostre profonde radici. Un commosso pensiero rivolgo alla collega Rosanna Grattacaso di recente tragicamente scomparsa. Un pensiero affettuoso ed un abbraccio ideale va, poi, da parte di tutti Noi al popolo dell’Ucraina». «Nella mia qualità di Autorità Provinciale di Pubblica Sicurezza, posso affermare che l’attività fin qui sviluppata nel territorio provinciale, sul piano dell’ordine pubblico, della prevenzione e della repressione dei reati, da parte di tutte le Forze di Polizia, con l’eccellente guida della magistratura e la fondamentale opera di impulso e di coordinamento del Prefetto, rappresenta un forte e chiaro segnale della determinazione della “Squadra Stato” a contrastare qualsiasi iniziativa e resistenza da parte delle organizzazioni criminali e di quanti ritengono di poter vivere nell’illegalità e nel malaffare». «Tenace ed instancabile è stata, in particolare, l’attività svolta dalla Squadra Mobile che ha riscosso, più volte, gli apprezzamenti del nostro Ministro dell’Interno, del Capo della Polizia, del Direttore Centrale Anticrimine, oltre che dei vertici degli Uffici Giudiziari e delle Massime Autorità Istituzionali cittadine». «Volendo fare un bilancio, a poco più di un anno dalla sua riapertura, devo evidenziare che, grazie all’encomiabile impegno e sacrificio quotidiano profuso dalle varie articolazioni ivi impiegate della Polizia di Stato, dell’Arma Carabinieri, della Guardia di Finanza e dell’Esercito Italiano, è stata garantita - ha detto Romeo - la massima operatività del Centro con altrettanta sicurezza, anche dal punto di vista sanitario, superando le non poche difficoltà derivanti dall’ emergenza pandemica. Fino ad oggi sono stati rimpatriati 633 stranieri (a fronte dei circa 1.082 transitati nel Centro), nonché 92 sono stati espulsi con provvedimento del Questore, risultando così il primo C.P.R. nel nostro Paese come numero complessivo di rimpatri, tanto da riscuotere il vivo apprezzamento da parte dei competenti Uffici Dipartimentali e dalle Autorità Civili locali. Nel periodo in riferimento tra le principali operazioni voglio ricordare:

• quelle di contrasto allo spaccio di sostanze stupefacenti denominate “BLACK & WHITE” (con l’arresto di due soggetti per droga – di cui un barbiere, che spacciava droga all’interno della sua barberia) e “TRILOGY” (con l’arresto di 5 nigeriani per spaccio di droga) ;
• quelle antimafia denominate “ICEBERG” (a Pignola, con 17 arresti), “LUCANIA FELIX” (a Potenza, con 38 arresti) ; “GIANO” (a Potenza, con 15 arresti) ;
• quella denominata “SCROVEGNI” che ha portato all’arresto del ben noto avv. Amara ed altri soggetti ;
• quella che ha portato all’arresto di 4 rapinatori (responsabili di una rapina compiuta ai danni di una agenzia di scommesse a Potenza) ;
• la prima e la seconda operazione relativa ai disordini presso il “CARCERE DI MELFI” (con 40 arresti di detenuti responsabili della rivolta del 9 Marzo 2020).
Al riguardo, va evidenziato il lodevole impegno di tutto il personale intervenuto in occasione di quella rivolta che ha consentito di risolvere il gravissimo problema senza violenza e spargimento di sangue, ma solo attraverso un’efficace attività di intelligente mediazione ed ottimale gestione dell’ordine pubblico.
• Ricordiamo, poi, l’operazione denominata “BLACK GOLD” che ha portato all’arresto di 15 persone responsabili di associazione a delinquere anche in relazione all’attività del Comune di Ruoti e del suo Sindaco.

Va aggiunto, altresì, il profondo impegno profuso dalla Squadra Mobile in tema di delitti di c.d. Codice Rosso, con l’esecuzione di n.16 provvedimenti giudiziari, di cui n.5 in carcere, nonché la proficua attività degli appartenenti alla Polizia di Stato in servizio alle Sezioni di P.G. presso i Tribunali del Capoluogo e della provincia»

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