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Gismondo non le manda a dire: «Parlare di terapie è ancora un tabù, monoclonali e antivirali sono molto utili per trattare i pazienti nelle prime 48-72 ore»

Maria Rita Gismondo, direttrice del reparto di Microbiologia Clinica e Virologia all’ospedale Sacco di Milano, nel corso dell’ultima puntata di Diritto e Rovescio, in onda su Rete 4, ha puntato il dito contro i colossi di Big Pharma: «Ci hanno presentato i vaccini come la cura definitiva all’emergenza Covid quando in realtà sapevamo tutti benissimo che non sarebbe stato così». Secondo Gismondo il recente boom di contagi è figlio anche delle false certezze date ai cittadini

«Isterismo e tamponificio», Gismondo invita a guardare alla Spagna e ai nuovi farmaci antivirali

M.R. Gismondo

«Quando a giugno 2020 ne sentivamo parlare come la soluzione, scientificamente stavamo ascoltanto delle falsità. Per virus come questo, infatti, è impossibile trovare un vaccino definitivo visto che mutano in continuazione». Nel corso del programma, Gismondo ha infatti sottolineato come «i vaccini siano stati sì un’arma importante in un momento in cui non avevamo alternative e stavamo vivendo momenti drammatici, a causa della pandemia appena esplosa. «Abbiamo creato delle false convinzioni, oltre metà dei contagiati che abbiamo oggi sono persone vaccinate che però spinte da errate rassicurazioni trascurano i comportamenti sicuri come l’utilizzo di mascherine».

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