IL MATTINO
Territorio
04.09.2024 - 18:03
Venerdì alle 09:30 verrà presentato il primo presidio Slow Food del Parco Nazionale dell’Appennino Lucano, un evento di grande rilevanza per il territorio. Lo annuncia il Commissario Straordinario del Parco, Antonio Tisci, sottolineando come questo rappresenti il primo riconoscimento della qualità agroalimentare del Parco. Tisci evidenzia che questo traguardo segna un passo importante verso la valorizzazione delle attività tradizionali che si svolgono all'interno del Parco, attività che non solo riflettono l’eccellenza ambientale del territorio, ma rappresentano anche una delle sue più grandi risorse, che l'Ente Parco è determinato a promuovere e tutelare.
La Val d’Agri, una delle aree principali del Parco, è nota per essere stata a lungo legata all'industria petrolifera, che ha fornito occupazione a molte persone. Tuttavia, come racconta Angela Ciliberti, responsabile regionale dei Presìdi Slow Food in Basilicata, questa ricchezza apparente ha avuto anche un lato oscuro. "Avere il petrolio ha generato un’euforia diffusa: tutti pensavano che si sarebbero arricchiti, ma nel frattempo si stava invece depauperando il territorio", spiega Ciliberti. Questo processo di impoverimento ha colpito duramente anche Marsicovetere, una località situata a mille metri di altitudine, dove molti abitanti hanno abbandonato le loro case per trasferirsi più in basso, nella frazione di Villa d’Agri.
Questo spostamento ha avuto un impatto significativo su una delle tradizioni più antiche del luogo, quella della stagionatura dei prosciutti. Le fresche abitazioni storiche di Marsicovetere, grazie ai venti del monte Sirino e alle correnti calde provenienti dal golfo di Policastro, offrivano condizioni climatiche ideali per questa pratica, ma con l'abbandono del paese, anche questa tradizione è quasi scomparsa. "Era rimasto solo un produttore", continua Ciliberti, sottolineando quanto sia difficile portare avanti una produzione di qualità senza una rete di supporto. Tuttavia, grazie all'impegno della Condotta Slow Food Val d’Agri, è stato possibile coinvolgere un secondo produttore, e l’obiettivo ora è quello di far crescere questa rete. "In zona resistono alcune produzioni familiari, con famiglie che continuano ad allevare qualche capo per il proprio consumo", aggiunge Ciliberti, esprimendo la volontà di coinvolgere queste famiglie nel nuovo Presidio, un progetto fortemente sostenuto dal Comitato esecutivo regionale di Slow Food Basilicata.
Il prosciutto di Marsicovetere, prodotto secondo una ricetta tradizionale che prevede la salatura a secco e un periodo di riposo di circa un mese, seguito dalla pressatura, è un esempio emblematico di questo patrimonio. Morbido e profumatissimo, il prosciutto viene insaporito con una miscela di pepe e peperone dolce macinato, e può stagionare tra i dodici e i ventiquattro mesi. Ettore Bove, fiduciario della Condotta Slow Food Val d'Agri, ribadisce l'importanza del luogo di stagionatura, evidenziando come già nella seconda metà del secolo scorso vi fosse una fiorente attività legata alla lavorazione del prosciutto, svolta da persone che acquistavano le cosce di maiale nelle campagne per poi portarle a stagionare a Marsicovetere. Vincenzo Giocoli, l'attuale referente dei produttori del Presidio, ha ereditato questo mestiere dal padre, e ora lo sta trasmettendo anche al nipote. "La stagionatura di un prosciutto non è una cosa facile – ammette Giocoli – perché se la temperatura e l’umidità non sono corrette, c’è il rischio di perdere il prodotto. Ma qua a Marsicovetere, per le sue condizioni climatiche, è diverso: come dico sempre, una volta salata la coscia è sufficiente metterla nel locale giusto!". Giocoli esprime gratitudine a Slow Food per il sostegno e l'istituzione del Presidio, ricordando che, nonostante il prosciutto di Marsicovetere goda da tempo di un grande prestigio e sia celebrato da oltre mezzo secolo durante la sagra annuale del paese, non aveva mai ricevuto un riconoscimento ufficiale.
La presentazione del presidio Slow Food vedrà la partecipazione di numerose autorità. Oltre ai rappresentanti di Slow Food, saranno presenti gli assessori regionali all’agricoltura e all’ambiente, Francesco Cicala e Gianni Mongiello, nonché i componenti delle commissioni agricoltura e ambiente di entrambe le Camere, l'Onorevole Marco Cerreto e il Senatore Gianni Rosa. Inoltre, Ettore De Conciliis, in qualità di capo segreteria del Sottosegretario Barbaro, rappresenterà il Ministero dell’Ambiente e della Transizione Energetica.
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