IL MATTINO
regione basilicata
03.09.2024 - 20:05
E' questo uno dei punti salienti emersi a margine della conferenza organizzata nella sede della Regione Basilicata alla presenza di Acquedotto Lucano, degli assessori alle infrastrutture Pasquale Pepe e all'Ambiente Laura Mongiello, dei rappresentanti di Egrib e della Protezione civile
L'amministratore unico di Acquedotto Lucano Francesco Andretta snocciola i numeri della crisi: nel mese di luglio c'erano circa 520 milioni di metri cubi nello schema idrico. In questo momento si è passati a 390. La minore disponibilità dello schema Camastra ora vede 4,2 milioni di metri cubi di acqua stoccati ma per la questione opere di presa ne ha a disposizione 2,2 milioni per arrivare al mese di ottobre. Questo lo scenario peggiore in assenza di piogge e a fronte di riduzione dei consumi. "Siamo in una situazione in cui - ha precisato l'amministratore unico di Acquedotto Lucano - non possiamo più permetterci aumenti dei consumi e chiediamo un impegno alla cittadinanza. Al fine di organizzare i sistemi di fornitura di acqua alternativi tenendo conto delle esigenze dei sindaci - ha dichiarato l'assessore alle Infrastrutture Pasquale Pepe - abbiamo ipotizzato di rinviare le chiusure alla prossima settimana. Siamo di fronte a disequilibri, ad una sofferenza che anche secondo l'osservatorio permanente sugli utilizzi idrici conferma che esistono i presupposti per deliberare lo stato di emergenza. Abbiamo redatto un piano di fabbisogni per oltre 12 milioni di euro, condiviso con il presidente Bardi, per gli aiuti e per gli interventi infrastrutturali sulla diga della Camastra. In questi giorni abbiamo discusso con i sindaci sulla possibilità di procrastinare il piano delle chiusure per alleviare i disagi". In particolare, il riferimento è andato ai ristoranti e alle zone industriali.
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