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Fitto è la carta di Meloni in Europa, il plauso di Bardi e Latronico: "Profilo giusto"

Raffaele Fitto, attuale ministro per gli Affari europei, sarà indicato dal governo come commissario italiano nella nuova Commissione Europea presieduta da Ursula von der Leyen, che entrerà pienamente in funzione a partire dal prossimo novembre

Fitto è la carta di Meloni in Europa, il plauso di Bardi e Latronico: "Profilo giusto"

da sinistra Fitto, Meloni e Bardi a Potenza (archivio marzo 2024)

La decisione era abbastanza scontata, e quella di Fitto era da tempo considerata la candidatura più solida che il governo italiano potesse esprimere. Ad annunciarla in maniera ufficiale è stata Giorgia Meloni durante il Consiglio dei ministri di venerdì, il primo dopo la pausa estiva, in seguito a una riunione tra la stessa Meloni e gli altri leader della maggioranza di destra nella quale era stato accordato da tutti i presenti il consenso sul nome di Fitto. Fitto aderì a Fratelli d’Italia nel 2019, è pugliese di Maglie (la stessa città di Aldo Moro, in provincia di Lecce) e ha 55 anni. Esordì in politica come un moderato di centrodestra nella Democrazia Cristiana (DC), seguendo un percorso analogo a quello fatto da suo padre Salvatore, notabile della DC pugliese e presidente della regione tra il 1985 e il 1988, quando morì in un incidente d’auto. Entrato in Forza Italia, Fitto fu anche lui presidente della Puglia, tra il 2000 e il 2005. Ma svolse anche importanti incarichi negli ultimi due governi di Silvio Berlusconi, nei quali fu ministro per i Rapporti con le regioni tra il 2008 e il 2011. È stato per quattro volte deputato, ed eletto per tre volte al Parlamento Europeo, sempre ottenendo un alto numero di preferenze personali. Nel 2014 torna a Strasburgo con la vittoria alle europee, ma pur essendo considerato il pupillo di Berlusconi rompe con Forza Italia a causa del patto del Nazareno stretto con Matteo Renzi. Fitto vara il nuovo progetto dei 'Conservatori e dei Riformisti', che fa andare su tutte le furie il leader azzurro: ''Faccia quel che vuole, ci toglie un peso''. La scissione (l'ennesima, dopo quella di Angelino Alfano) ora è ufficiale, irreversibile. Nel 2017 lancia 'Direzione Italia', ma dopo il fallimento alle elezioni del 2018 il partito si federa con Fratelli d’Italia per le europee del 2019, in cui Fitto risulterà rieletto. Nel 2020, si ricandida a governatore della Puglia, ma perde contro il presidente uscente Michele Emiliano, suo nemico giurato. Finché alle politiche del 25 settembre scorso viene rieletto deputato con Fratelli d’Italia e nel nuovo governo di centrodestra con premier Giorgia Meloni torna a vestire i panni di ministro ma stavolta a capo di un dicastero pesante, che comprende gli Affari Europei, la Coesione territoriale e Pnrr.

LE REAZIONI DELLA POLITICA LUCANA


"Una buona notizia per il nostro Paese, il Sud e la Basilicata". E' stato questo il commento del governatore della Basilicata, Vito Bardi (Fi), sulla scelta del Governo di nominare il ministro Raffaele Fitto come Commissario europeo.
"E' il profilo giusto - ha aggiunto - per far crescere il peso specifico dell'Italia, tra i fondatori dell'Europa, nel quadro delle politiche comunitarie. Con la sua competenza dimostrata nella gestione del Pnrr e la sua esperienza politica, forgiata in Parlamento e nelle varie istituzioni - ha concluso - Fitto sarà in grado di tradurre la sua presenza a Bruxelles in vantaggi per l'Italia e, in particolare, per il Mezzogiorno". "Quella di Fitto - ha aggiunto l'assessore regionale alla Salute e al Pnrr, Cosimo Latronico (FdI)- è un'ottima scelta. L'auspicio è che alla sua designazione faccia seguito un incarico di prestigio come quello di vice presidente esecutivo. Sarebbe importante ricoprire un ruolo operativo per portare avanti le politiche di coesione che interessano il Sud e la Basilicata".

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