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11.07.2024 - 14:49
Gli italiani tornano a sostenere la cultura con un aumento della loro partecipazione a mostre e concerti ma il loro interesse mostra ancora una una consolidata e "strutturale" differenziazione tra il Nord, o Centro-Nord, del Paese e le regioni del Mezzogiorno. Lo rivela il nuovo rapporto annuale di Federculture da cui emerge che in tutti gli ambiti, con rare eccezioni, i livelli di fruizione culturale nelle Regioni del Sud sono circa la metà, se non un terzo, di quelle dei residenti nel Nord. Bastano pochi esempi: in Trentino Alto Adige i residenti che frequentano teatro, musei o concerti sono circa il 30-40% della popolazione; spostandosi in Calabria, Sicilia o Basilicata questi stessi valori oscillano tra il 15 e il 20%. Stessa situazione si rileva nel caso della spesa familiare in cultura: mentre tra il Centro e il Nord i valori sono molto vicini - 122,8 euro al Nord e 117,8 al Centro -, nelle Regioni del Mezzogiorno la spesa delle famiglie in cultura, 58,7 euro, è circa la metà di quella delle famiglie del Centro-Nord, sia in valori assoluti che in termini di incidenza sulla spesa familiare complessiva, e cresce tre-cinque volte meno che al Centro e al Nord. Una minore partecipazione che si riflette anche in quella economica da parte cittadini, enti e imprese al sostegno della cultura: i dati Art bonus, ad esempio, descrivono chiaramente un ampio divario Nord-Sud nelle erogazioni culturali, con una concentrazione del 78% nelle regioni settentrionali e il Sud che riesce ad attrarre meno del 3% delle risorse.
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