IL MATTINO
l'evento
11.03.2024 - 12:35
Donna. Una parola che racchiude in sé il fascino della seduzione e della fragilità, ma anche la forza di affermare il proprio io nella professione e nella vita. Parole dette e non dette, le fatiche quotidiane, la bellezza e le difficoltà di essere madri, le lacrime per un amore perduto. Ma anche la lotta per un partner sbagliato, le sopraffazioni e l'eterna ricerca di un equilibrio con l'universo maschile. Una serata all'insegna della musica di qualità salutata dal Direttore generale dell'Aor San Carlo di Potenza, Spera, che non ha potuto non ribadire la vicinanza dell'Azienda a questo tipo di iniziative per portare sollievo e un simbolico abbraccio dentro e fuori la struttura ospedaliera. Un viaggio abilmente animato dai monologhi, dalle riflessioni irriverenti, dalle bordate lessicali e dalle poesie dal profondo ed intenso significato sul valore delle donne nella società di ieri e di oggi recitate dall'attrice Alessandra Relmi. Le note e i suoni della Chimera Enseble composta da Beatrice Ciofani e Giuliana La Rosa ai violini, Chiara Luciana alla viola, Valentina Di Marco al pianoforte e Flavia Massimo al violoncello con la direzione di Emilia Di Pasquale che hanno allietato un Auditorium attento e partecipe. Da "Quello che le donne non dicono" di Fiorella Mannoia passando per la "Donna cannone" di De Gregori a "Gli uomini non cambiano" di Mia Martini. Ma anche brani internazionali con l'omaggio ai Queen. Un ricco repertorio ed un messaggio: l'otto marzo è tutto l'anno. L'incasso sarà destinato alle donne in difficoltà seguite dalla Caritas Diocesana di Potenza e a tal riguardo il Direttore Marina Buoncristiano ha ringraziato tutti per la partecipazione e ai microfoni del Mattino ha ribadito la necessità di accendere sempre più i riflettori sulle tematiche di genere: "L'errata concezione della donna subalterna all'uomo impedisce di esprimere liberamente le proprie capacità e qualità ma anche di decidere in piena autonomia. Affermare il proprio io - ha rimarcato Buoncristiano - non deve essere una conquista o addirittura una concessione, ma un diritto. Dalle discriminazioni salariali, alle violenze dentro e fuori le mura domestiche il percorso è purtroppo ancora lungo ma la sensibilizzazione è sicuramente uno strumento potentissimo".
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