Cerca

caso claps

Il prete anti camorra di Caivano, don Patriciello, scrive alla famiglia Claps: "La verità va accertata fino in fondo, con la curia di Potenza si rischia di perpetuare seri problemi di comunicazione"

Il parroco del Parco Verde di Caivano, dallo scorso anno sotto scorta e che da tempo si batte contro la camorra e la criminalità organizzata, si rivolge a mamma Filomena: "Fermiamoci. Elisa deve riposare in pace. E tu, mamma cara, hai il diritto, dopo tanti anni di pugnalate al cuore, di piangere le tue lacrime abbracciata e sostenuta dalla tua chiesa. lo non temo la verità. E come me credo che non la temano il vescovo e il clero di Potenza"

Il prete anti camorra di Caivano, don Patriciello, scrive alla famiglia Claps: "La verità va accertata fino in fondo, con la curia di Potenza si rischia di perpetuare seri problemi comunicazione"

"Mamma Filomena, noi ti amiamo. Ti amano gli italiani, credenti e non credenti, i preti, tra cui chi scrive, i tuoi concittadini. Ti ama la chiesa di Dio che è in Potenza", è questa la premessa nella lunga lettera aperta scritta dal parroco del Parco Verde di Caivano, don Patriciello, affidata alle colonne dell'Avvenire, indirizzata a mamma Filomena e che abbraccia virtualmente una città intera, una comunità di fedeli divisa e che fa i conti con il proprio passato tra depistaggi e omissioni. "Le offese gridate durante la manifestazione degli ultimi giorni - prosegue don Patriciello - non hanno fatto onore alla memoria della cara Elisa e nemmeno al tuo dolore. Non possiamo permettere che l’amore per Elisa venga sporcata dall’odio dei facinorosi". Tiene banco, dopo le dichiarazioni di mons. Ligorio e la replica del fratello Gildo, la vicenda di un presunto risarcimento richiesto dalla famiglia Claps e su questo aspetto il parroco di Caivano prova a fare chiarezza: "A me - povero prete, amante della giustizia e della verità - viene difficile credere che il pastore della tua città stia dicendo il falso. A maggior ragione mai mi permetterei di immaginare che il falso lo stia dicendo Gildo. Troppo grande è lo strazio per la perdita di sua sorella per abbassarsi a tali meschinerie. Il vescovo ha fatto riferimento a un risarcimento economico richiesto dalla tua famiglia. Parlare dei soldi è sempre increscioso. Gildo, offeso e risentito, ha risposto che si trattò solo di una sorta provocazione. Ora, permettimi, mamma Filomena, noi poveri esseri umani possiamo giudicare - e non sempre ci riusciamo - le parole dette, i fatti acclarati, ma non le vere intenzioni. Queste, grazie a Dio, le può conoscere solo colui che le alberga nel cuore. Deduco, quindi, che entrambi hanno ragione: il vescovo ad affermare che la richiesta fu fatta, Gildo a dire che si trattò di una provocazione". Don Patriciello non ha dubbi: "Si rischia di perpetuare seri problemi comunicazione. L'assassino di Elisa è in carcere. Vi furono complici? La verità va accertata, fino in fondo. Ti prometto, mamma Filomena, che con la mia parrocchia verremo in pellegrinaggio sulla tomba di Elisa a deporre un mazzo di rose bianche. E passeremo ad abbracciare te."

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Il Castello Edizioni e Il Mattino di Foggia

Caratteri rimanenti: 400

edizione digitale

Sfoglia il giornale

Acquista l'edizione