IL MATTINO
pandemia
09.11.2023 - 18:28
Roberto Speranza
Via libera, nella serata di ieri, dall'Aula del Senato al ddl l'istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta sulla gestione dell'emergenza sanitaria causata dalla diffusione epidemica del virus SARS-CoV-2 e sulle misure adottate per prevenire e affrontare l'emergenza epidemiologica da SARS-CoV-2. I voti favorevoli sono stati 94, i contrari 64, nessun astenuto. Il provvedimento, già approvato dalla Camera, tornerà a Montecitorio perché ci sono state modifiche in commissione Affari sociali, mentre in Aula gli emendamenti sono stati tutti respinti. Al termine di una lunga discussione generale, ha preso la parola il sottosegretario alla Salute, Marcello Gemmato, con la premessa di voler portare “un contributo di serenità al dibattito”. E invece ha innescato uno scontro verbale con le opposizioni contrarie al Ddl ravvedendo da parte della maggioranza di centrodestra “un atto politico” per mettere “sotto processo” le misure anti-pandemia adottate dal Governo Conte bis. Il sottosegretario sottolinea che l’idea della Commissione nasce “con un intendimento non punitivo ma collaborativo e per far emergere della verità. Qual è il problema oggi- chiede Gemmato – di non confrontarsi su delle tematiche, anche banali rispetto al tutto, come la questione dei banchi a rotelle e far emergere quella che è la verità soprattutto su altro. Ci tengo a puntualizzare che l’istituzione di una Commissione d’inchiesta è un atto puramente parlamentare, quindi non è stato il Governo a volere la Commissione”. Poi ha proseguito rimandando al mittente le accuse di aver tagliato sulla sanità. “Nel 2019 il Fondo si dotava di 115 miliardi di euro, la Fondazione Gimbe denunciava che nei dieci anni precedenti erano stati definanziati alla sanità pubblica 37 miliardi di euro. In quegli anni Governava chi oggi dice a noi che staremo tagliando il Fondo sanitario nazionale. Nel 2024 arriviamo alla cifra, un record storico, di 136 miliardi di euro, quindi: nel 2019 ci furono 115 miliardi di euro, nel 2024 ne arrivano 136 che sono 21 miliardi di euro in più in poco più di 4 anni alla sanità pubblica”. "Nessuno provi a usare la Commissione di inchiesta sul Covid in modo strumentale contro quella che è stata la svolta che ci ha permesso di uscire dal tunnel e di sopravvivere. Forza Italia non mette e non metterà mai in discussione la scienza e la decisione di rendere obbligatori i vaccini", ha detto la presidente dei senatori di Forza Italia Licia Ronzulli. E da Italia Viva, oltre al graffio di Matteo Renzi, è arrivata anche l'ulteriore stoccata a chi aveva contestato la Commissione: "La trasparenza a casa nostra infastidisce Giuseppe Conte e l'alleanza giallorossa? La drammatica stagione pandemica in Italia è insindacabile? Il M5S nasconde qualcosa?". "Di cosa ha bisogno in questo momento il Paese? Secondo la maggioranza (e Renzi) non possiamo proprio fare a meno di una commissione d’inchiesta sulla gestione della pandemia da Covid. Un plotone d’esecuzione creato per colpire in maniera specifica il presidente Giuseppe Conte e l’ex ministro Speranza (le regioni amministrate da loro le hanno già assolte)". È invece il punto espresso in una nota dalla senatrice del Movimento Cinque Stelle Anna Bilotti. “La commissione d’indagine sul Covid proposta dalla destra è un grimaldello con il quale la maggioranza che esprime l’attuale Governo intende colpire il Governo precedente, di colore diverso. Lo scopo è chiaro: processare politicamente il precedente governo per come è stata gestita la pandemia”, ha affermato tra gli altri il senatore dell’Alleanza Verdi e Sinistra, Tino Magni.
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