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Matera lancia la candidatura della Festa della Bruna al patrimonio immateriale dell'Unesco

Matera lancia la candidatura della Festa della Bruna al patrimonio immateriale dell'Unesco. Il consiglio comunale ha approvato all'unanimità la mozione d'indirizzo per adottare tutti i provvedimenti utili a sostenerla, con un dossier da affidare a un comitato tecnico-scientifico

Festa della Bruna 2019, da Matera le immagini in diretta internazionale

Immagine di repertorio

Un percorso gia' avviato formalmente nel 2021 dall'assessore alla Cultura, Tiziana D'Oppido, su impulso dell'associazione "Maria Santissima della Bruna", che rappresenta il cuore e la fede della comunita' materana nella sua Santa Patrona. Un'iniziativa che nasce dal basso e deve procedere con la condivisione di tutti, come hanno rimarcare il sindaco, Domenico Bennardi, e l'assessore D'Oppido. Dopo il via libera alla mozione, saranno formalizzate una serie di attivita' consultive, che permetteranno di coinvolgere gli enti locali, gli imprenditori materani e soprattutto i cittadini. "Dobbiamo decidere se candidarci nella rete delle Feste Barocche del Sud Italia", che vedrebbe la buona predisposizione dell'Unesco molto ben propensa verso le reti in genere", ha spiegato D'Oppido, e ha sottolineato che "la nostra festa, pero', e' molto ricca di elementi ed eterogenea rispetto ad altre, quindi con un approccio di rete forse verrebbe un po' sminuita. Per questo, la seconda possibilita' e' quella di candidarci in piena autonomia. Poi c'e' l'iter procedurale, di contenuti e costi della candidatura, rispetto al quale si sta pensando di coinvolgere l'architetto Pietro Laureano, che ci ha gia' dato piena disponibilita', conosce le tradizioni culturali delle Madonne e pensa che abbiamo ottime chance di passare". La parola chiave e' 'coinvolgimento dal basso', con la Curia e le scuole protagoniste, ma anche tutti i cittadini. "Con la celebrazione dei 30 anni dei Sassi nell'Unesco, si apre un momento propizio per noi con la candidatura della Via Appia gia' a gennaio 2023 - ha concluso D'Oppido - Nel 2024, poi, si celebrera' anche Matera civitas Mariae, quindi quale momento migliore per procedere".

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