IL MATTINO
Automotive
22.05.2023 - 10:40
Nel caso di una chiusura totale dello stabilimento Stellantis di Melfi (Potenza) e di scomparsa del suo indotto, il Pil regionale della Basilicata "si ridurrebbe del 7%; di conseguenza, il Pil procapite regionale passerebbe dal 79,7% della media nazionale attuale a poco piu' del 73% e la presenza internazionale dell'economia lucana diverrebbe inconsistente". E' quanto emerge dal rapporto dell'Ires Cgil "L'automotive in Basilicata e in provincia di Potenza: il caso Stellantis. Scenari futuri e possibili impatti sul territorio" presentato stamane a Potenza, che analizza tutti gli indicatori economici necessari a delineare le conseguenze sul territorio regionale, con un focus particolare nel Potentino e nella zona del Vulture Melfese, di una eventuale dismissione di uno dei siti produttivi piu' importanti per la Basilicata e il Mezzogiorno. " L'occupazione regionale diminuirebbe del 7,5%, con una perdita di oltre 14.000 addetti - ha spiegato Riccardo Achilli, direttore Ires Cgil Basilicata - il comparto manifatturiero regionale si ridimensionerebbe notevolmente, scendendo, in termini di incidenza, al 5% del Pil, dal 12% attuale, trasformando la Basilicata in una regione agricola e di servizi". Inoltre " a livello territoriale, la provincia di Potenza perderebbe il 16% dei suoi addetti totali ed il 50% dei suoi addetti manifatturieri - ha aggiunto Achilli - e il Vulture Melfese diverrebbe una delle piu' gravi aree di crisi del Paese, perdendo il 38% della sua occupazione totale ed il 77% di quella manifatturiera". Alla presentazione del rapporto sono intervenuti anche Vincenzo Esposito, segretario generale della Cgil di Potenza; Emanuele De Nicola, segretario della Cgil di Potenza con delega all'industria e Giorgia Calamita, segretaria generale della Fiom Cgil Basilicata. Per Esposito e Calamita " per Melfi non e' piu' rinviabile un confronto con Stellantis e l'apertura di un tavolo nazionale alla presenza dei vertici aziendali".
edizione digitale
Il Mattino di foggia