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Ministero della Cultura, c'è anche la Basilicata tra le regioni che non avranno fondi: ira dei senatori del M5s

Pnrr Cultura, il punto del Mic: al Sud il 45,7 per cento delle risorse è stato messo a bando

Lo schema di decreto ministeriale con la tabella delle istituzioni culturali da ammettere al contributo ordinario annuale dello Stato per il 2021-2023 ha disciplinato il riparto di 19.374.433 euro per ciascun anno del triennio. Ma i parametri individuati per la determinazione del contributo da assegnare alle Regioni hanno causato una sperequazione nella distribuzione territoriale dei fondi. Lo denunciano i senatori M5S che hanno presentato un'interrogazione, a prima firma Vincenza Aloisio, ai ministri della Cultura, Gennaro Sangiuliano e dell'Economia, Giancarlo Giorgetti. In particolare, segnalano gli esponenti pentastellati, "mentre l'Emilia-Romagna ha ottenuto finanziamenti per 20 siti culturali, il Piemonte 17 e la Toscana 33, la Puglia ha portato a casa risorse per appena 4 istituti, l'Abruzzo per 2 e la Sardegna per uno. La Basilicata, la Calabria e il Molise, per il triennio 2021-2023, non conteranno su alcun finanziamento. Il 40 per cento degli stanziamenti è stato ripartito negli istituti del Settentrione, il 51 per cento negli istituti del Centro Italia e il 9 per cento in quelli del Mezzogiorno. Discorso analogo per gli enti accreditati ad accedere ai fondi del '5 per mille alla cultura' per l'anno 2021: a titolo d'esempio, se Lombardia e Piemonte hanno ottenuto, rispettivamente, il 19 e il 16 per cento, Puglia e Sardegna si sono accontentate del 2,4 e del 4,7 per cento". I senatori M5S chiedono quindi a Sangiuliano e Giorgetti se "condividano l'opportunità di stanziare fondi ulteriori alle Regioni escluse dal contributo" e se il ministro della Cultura "intenda modificare gli indicatori di valutazione e i requisiti d'accesso al finanziamento, anche di concerto con l'Associazione nazionale Comuni italiani e le Soprintendenze, al fine di consentire un'equa distribuzione degli stanziamenti". Inoltre, viene richiesto che la tabella che include le istituzioni culturali da ammettere al contributo ordinario sia "sottoposta anche al parere dell'Anci, in aggiunta al parere delle commissioni parlamentari competenti e del comitato tecnico-scientifico per le biblioteche e gli istituti culturali".

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