IL MATTINO
La rivoluzione sentimetale/4 (fine)
03.12.2022 - 19:22
I concetti di rivoluzione e di disagio sociale, alla luce di uno sviluppo del capitalismo omogeneo, appaiano sempre più superati perché sono saltate tutte le coperture, non solo politiche, al punto da risultare impossibile ragionare in termini di relazioni bipolari e non, ogni giorno c’è un continuo rimescolamento di ruoli e si vive una perenne emergenza.
L'autunno caldo era molto più rassicurante, almeno c'era la certezza di stare da una parte, di essere parte de: la famiglia, il partito, la religione, la fabbrica, la piazza, e di fare potere pensare di cambiare ogni cosa. La rivoluzione invece adesso è un fatto ordinario, arriva Poppea e, da sola e in un giorno, fa la rivoluzione, dimostrando che le strutture parentali e sociali possono poco e niente contro la natura, in un attimo ti ritrovi bagnato e al freddo senza scomodare nessuno, e che ormai queste dinamiche “climatiche” hanno permeato la realtà, e allora cosa si fa? Si riavvolge il filo e ci si rimette a guardare alla realtà in maniera pragmatica, come ha fatto nel 2019 l'elemosiniere del Papa, Konrand Krjewski, che è sceso in un tombino, ha rotto i sigilli, e ha riattallacciato la luce al palazzo dell' Inpdap, in Santa Croce in Gerusalemme, in Roma, palazzo occupato abusivamente da 400 persone. Don Corrado, come ama farsi chiamare, non è nuovo a queste iniziative, nel 2017 rinunciò al suo appartamento personale per ospitare profughi e migranti, un fatto che appare strano, ma che è in linea non solo con il dettato evangelico, ma anche con il senso di responsabilità che dovrebbe contraddistinguere l'operato di chi è chiamato ad avere ruoli di governo, all'interno del sistema sociale.
Per semplificare il discorso, nell'economia di mercato, affinché il mercato funzioni, serve fare girare i soldi, perché sono i soldi le rotelline che permettono a tutti gli ingranaggi di girare, e permettono alle persone di uscire dalle caverne ed evolversi, però serve anche che nella cabina di regia, di questo enorme ingranaggio globale che è il capitale, esista una mente pragmatica e ordinatrice che risolva i problemi degli umani, quando questi umani e i loro problemi confliggono con il capitale.
Don Corrado è stato questo, di fronte a una difficoltà del sistema, profughi e occupanti sono un problema sistemico che ha sembianze umane, ha attivato la testa, e quindi il cuore, e si è preso la responsabilità di fare un'azione illegale per sanare un’illegalità strutturale.
Diventa evidente come senza l'intervento di persone, sì fatte sia altamente impossibile che la realtà e i suoi errori sistemici possano essere sanati. Senza l’intervento responsabile di chi è tenuto a sorvegliare il buon andamento del flusso di soldi non è possibile migliorare il reale, e se fino a oggi a questo non si è pensato è accaduto perché l'ampia sacca di mondo che viveva nella guerra, nella malattia, nella povertà non era entrata sul grande palco e nel grande gioco dell'economia di mercato, un fatto che adesso non può più essere ignorato, tanto più che la globalizzazione ci mette continuamente sotto gli occhi l’uguaglianza nelle distorsioni e negli squilibri del mondo tutto.
Il clima ci porta rapidamente dai Tropici al Polo, facendo implodere anche il pubblico e le sue politiche scarsamente attente a una sana manutenzione del territorio, le guerre lontane ci mettono in contatto, strettissimo, con gli altri, attraverso la lista della spesa, lista della spesa che diventa più insostenibile di qualsiasi supplizio di Tantalo, e la possibilità di incontrare in rete persone, come se fossero beni e merci, mette in crisi qualsiasi rapporto affettivo.
Insomma la rivoluzione, quella del ’68, che c’è cara perché è quella che ci è più vicina, e perché è quella che tanto ha inciso sulla realtà con tutte le sue proteste e le sue conquiste, è antiquariato, di pessima qualità, se pure l'elemosiniere del Papa deve fare il sovversivo e il contestatore. Nemmeno la religione se la passa benissimo, tra bisogno di autenticità cristiana e conservatorismo, tanto che deve andare a passo con i tempi senza poterli dettare lei i tempi. Il dio denaro ha preso il sopravvento, in maniera talmente palese da essere finita pure l'epoca in cui i cardinali e i papi tendevano a nasconde e a minimizzare, oggi non è più possibile perché come accade con i soldi, i cui passaggi sono sempre dimostrabili, così accade a tutto il resto, ormai è tutto in chiaro, ed è estremamente difficile che il potere possa stare sempre a lavarsi le mani in maniera pilatesca, come se nessuno non vedesse o non capisse, mentre si continua a recitare la parte delle persone probe e perbene.
E infatti siamo al punto che il Papa dice: “Se tu vai in chiesa devi vivere come un figlio di Dio, è uno scandalo vedere quelle persone che vanno in chiesa e stanno tutta la giornata lì e poi vivono odiando gli altri o parlando male della gente. Meglio non andare in chiesa e vivere come un ateo. Bisogna pregare Dio come figli, non come un pappagallo che parla, parla, parla”.
Adesso se il Papa, che quando si insediò "rubò" a Silvio Berlusconi il suo tutor di PNL, è arrivato a dire questo, vuol dire che serve arrivare a vivere con consapevolezza e coscienza, è finito il tempo di demandare, tanto più che solo al Padreterno lo si può fare, ma a patto di essere diligenti, e se ce lo dice il successore di Pietro sarà così, e quindi è arrivato il momento di rottamare il passalto, le rivoluzioni antiche, e di vivere il proprio tempo. Una cosa questa di vivere il proprio tempo che già ci invitava a fare Piero Pelù, senza andare a scomodare altri numi, inutili, nel nostro mondo a velocità pop.
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