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Autismo, day after: la 'Coviello' non sia sacrificata sull'altare della lunga burocrazia degli Uffici

Autismo, day after: la 'Coviello' non sia sacrificata sull'altare della lunga burocrazia degli Uffici

2 aprile 2022, Giornata mondiale della consapevolezza sull'autismo, cosa resta nel day after? Cosa resta del fiume di parole dette a gran voce nel corso della giornata appena conclusa? In Italia un bambino su 77, nella fascia tra i 7 e i 9 anni, presenta un disturbo dello spettro autistico, con una prevalenza maggiore nei maschi (4,4 volte più delle femmine). In genere i primi sintomi si manifestano tra i 14 e i 28 mesi di vita. Un esercito silenzioso, un esercito di famiglie che alla già complessa quotidianità ha dovuto affrontare il dramma della pandemia che - di fatto - non ha contribuito, con la sua scia di restrizioni talvolta sproporzionate, a gestire situazioni già difficili. Per le associazioni non bastano le luci accese, i post su facebook e i messaggi di solidarietà di fronte a problemi che oggi sono gli stessi di dieci anni fa, ma nascosti dalle notizie sulla pandemia e sulla guerra. Grazie a oltre 22 milioni di euro messi a disposizione dal Ministero della Salute, l'Istituto Superiore di Sanità in collaborazione con le Regioni sta portando avanti - come precisato dagli stessi vertici - un potenziamento dell'apparato a sostegno: rafforzare la rete dei servizi pubblici, aumentare la formazione dei professionisti e promuovere la realizzazione di progetti di vita individualizzati, con l'obiettivo di aiutare le famiglie ad affrontare la complessa realtà legata ai disturbi dello spettro autistico. Anche la Basilicata si è recentemente dotata di una Legge regionale in materia che mira a mettere a sistema una disciplina organica sulla scia di un modello di welfare moderno e dinamico. La Legge 40 del 2021, nota come "Legge Coviello" approvata all'unanimità dal parlamentino lucano, fortemente voluta e promossa - per l'appunto - dal consigliere regionale Tommaso Coviello (FdI) in concreto prevede l'individuazione di un “Centro di riferimento regionale per l’autismo” con la funzione di coordinare, mettendoli in rete, tutti i servizi presenti in regione, prevedendo protocolli diagnostico-terapeutici cui la rete dei servizi deve uniformarsi. Dispone l’istituzione della Commissione regionale permanente che si occuperà di elaborare e proporre alla Giunta regionale interventi integrati per la inclusione sociale dei soggetti Asd e prevede, inoltre, attività di formazione rivolte agli operatori dei servizi sociali, ai genitori e familiari delle persone con disturbo dello spettro autistico da realizzarsi a cura dei soggetti ed enti di formazione accreditati. Lo stesso Coviello - con una nota - ha tenuto a precisare nella giornata di ieri che la fase legislativa è stata portata a compimento ed è necessario, ad oggi, che gli Uffici preposti ed il Dipartimento regionale competente facciano - in questa fase transitoria - la loro parte affinchè possa essere dato seguito alla fase attuativa. Le famiglie attendono e sperano che la politica nonostante il fervente dibattito dal Bardi bis al Bardi ter e gli avvicendamenti all'assessorato Sanità possa dare effettive risposte e l'iter attuativo di questa legge - in perfetto stile italiano - non sia sacrificato sull'altare di una burocrazia lunga e macchinosa spesso distante dai problemi esterni al palazzo. Anche il il Garante dell'infanzia e dell'adolescenza, Vincenzo Giuliano ha chiesto che la Legge regionale 40, importante per la presa in carico globale dell’autismo, sia applicata perchè: «Le persone autistiche e le loro famiglie hanno bisogno di vedere realizzata una presa in carico finalmente soddisfacente».

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