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Dalla prossima settimana le Regioni non saranno più colorate: dopo oltre 18 mesi Speranza ripone i colori

Comincia anche per l'Italia, ultimo Paese in Europa a ipotizzare la normalità, il percorso di addio alle restrizioni deciso dal governo con l'ultimo decreto Covid. Dalla prossima settimana le Regioni non saranno più colorate ma tutto dipenderà dall'abolizione del green pass. Già dal primo aprile l'utilizzo della certificazione verde sarà ridotto, poi dal primo maggio verrà cancellato definitivamente ed anche in questo caso l'Italia si è distinta come Paese più stringente dell'Occidente

Speranza: «Il Green Pass è uno strumento per limitare le restrizioni»

Roberto Speranza

Nonostante il super green pass abbia fallito sotto tutti i punti di vista, favorendo la circolazione del virus senza creare luoghi sicuri

In questi mesi i colori di Speranza che hanno contribuito ad inginocchiare il tessuto economico e a comprimere le libertà degli italiani, non si sono distinti per affidabilità, il caso della Lombardia rossa, ad esempio o della stessa Basilicata. Ne ha già parlato il Mattino nell'autunno del 2020 con i dati della Regione Basilicata e il mistico Rt, falsato in primis dal mancato aggiornamento degli ex positivi ormai guariti dalla piattaforma e dai tamponi positivi di cittadini residenti e domiciliati in Puglia e in Calabria ma registrati sulla piattaforma lucana, perchè effettuati nelle strutture ospedaliere e non, a ridosso dei confini lucani come Matera o Lagonegro, la prima presa d'assalto dalla Murgia Barese, la seconda dalla parte alta del Cosentino. Risultato? Basilicata con il secondo Rt più alto d'Italia e automatica zona rossa, una valanga di positivi che di fatto non erano presenti nel territorio regionale. Tra le polemiche di qualche sindaco anche il sottosegretario Sileri per questa grottesca vicenda chiese maggiore serietà e Speranza concesse una deroga per sistemare i numeri. Che i dati e i numeri della pandemia siano poco chiari e molto poco attendibili è storia, storia di tutti i giorni: è il caso dei decessi con Covid e per Covid, recentemente e finalmente sollevata anche dal prof. Bassetti. Ma la pandemia si nutre di numeri e servono i numeri per vivere nell'emergenza che dal 31 marzo sarà solo mediatica, con un Paese in ginocchio che prova a tornare alla normalità.

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