IL MATTINO
covid19
08.01.2022 - 18:46
La variante omicron avanza in tutta Italia e l'emergenza Coronavirus costringe ormai da due anni i medici curanti a mettere da parte le richieste di tutti i pazienti affetti da altre patologie. La situazione è sempre più preoccupante, visti i numeri dei contagi degli ultimi giorni. «Siamo esausti, siamo sfiniti - ripete quasi sconsolato Claudio Cricelli, presidente della Società italiana di medicina generale e delle cure primarie - abbiamo un aumento di 500 volte delle richieste di contatto. Ci chiamano per lo più per avere informazioni, ci chiedono dove ci si vaccina, come ci si comporta se si è positivi. Ormai ricorda Cricelli - una persona ogni 30-40 è positiva. Sappiamo bene che di questi il 70-75 è asintomatico, gli altri hanno bisogno delle terapie con antivirali». «E poi - prosegue Cricelli al Messaggero - dobbiamo continuare a seguire le persone con cronicità. La signora anziana che ha bisogno di una prescrizione per una radiografia al ginocchio inizia a chiamare di prima mattina. Ma il telefono è già occupato. La mamma quarantenne che vorrebbe fare il solito controllo si affida a whatsapp. Anche lei però, alla fine, dovrà pazientare un bel po', perché i medici sono pochi, mentre invece continuano ad aumentare senza sosta i pazienti positivi che cercano il medico di famiglia anche solo per sapere dove fare un tampone».
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