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Estrazioni e controlli

L'Arpab ora ha un presidio a Viggiano

Taglio del nastro nel comune dove sorge il Cova dell'Eni

L'Arpab ora ha un presidio a Viggiano

VIGGIANO- Giornata di novità, quella del 22 dicembre, per la Val d’Agri: questa mattina, infatti, a partire dalle 10.30, si è tenuta l’inaugurazione della nuova sede Arpab a Viggiano. Il comune del potentino è noto ai più non solo per la presenza del santuario dedicato alla Madonna nera, patrona della Basilicata, ma anche perché ospita il centro di estrazione petrolifera più grande d’Europa, il Cova. L’Arpab, ossia l’ente preposto al monitoraggio e al controllo dei fattori di rischio per la protezione dell'ambiente, ha scelto proprio questo paese valligiano per insediarvi una nuova sede che va ad affiancarsi a quelle di Potenza, Matera e Metaponto, sottolineando l’importanza di un presidio fisso su un territorio interessato da una massiccia estrazione petrolifera come quella che si svolge all’interno del Cova. Si tratta, infatti, di una capacità media di trattamento giornaliera di 104.000 barili e di 4.660.000 metri cubi standard di gas associato al greggio.
L’inaugurazione è avvenuta alla presenza del Direttore Generale dell’Arpab Antonio Tisci, del sindaco del comune di Viggiano Amedeo Cicala, del presidente del Consiglio regionale Carmine Cicala, dell’assessore regionale Ambiente e Energia Gianni Rosa, e di sindaci e amministratori. Una risposta proprio alle richieste dei sindaci dell’area e, soprattutto, dei loro cittadini, affinché si garantisca un controllo più accurato sulle attività portate avanti dal centro di estrazione e, anzitutto, si tuteli la salute di territorio e abitanti. «Il ritmo di produzione del Centro Olio, è stato detto durante la cerimonia, sarà accompagnato da un controllo più diretto e costante delle emissioni in modo da fornire risposte immediate alle esigenze della comunità», si legge sul sito Arpab.
L’inaugurazione si inserisce in una serie di eventi di cui l’ente è stato protagonista negli ultimi tempi, come la partecipazione al Festival dell'Ambiente organizzato da Farbas, ossia la Fondazione ambiente e ricerca, nella sessione “Ambiente è territorio - Sistemi di supporto alle decisioni per la pianificazione integrata dei territori” conclusosi lo scorso 19 dicembre, sempre nel Comune di Viggiano, insieme al Dipartimento dell’Ambiente della Regione Basilicata e Egrib, ossia l’ente di Governo per i rifiuti e le risorse idriche della Basilicata.
«Insieme all’ispezione integrata Eni, al “punto zero” acustico e all'imminente realizzazione dello studio sui valori di fondo l'inaugurazione della sede dimostra l'attenzione che questa Direzione Generale ha nei confronti della Val d'Agri e sugli impatti ambientali dello stabilimento Eni», si legge ancora sul sito, concretizzando l’impegno nella tutela dell’ambiente attraverso l’attivazione immediata della sede, la quale sarà dotata, nelle prossime settimane, di un laboratorio e di un mezzo mobile dedicati esclusivamente al monitoraggio ambientale intorno al Centro Olio Val d'Agri. Una novità che potrebbe diventare fondamentale per un’area che è stata interessata da uno sversamento di circa 400 tonnellate di greggio, per stessa ammissione della compagnia petrolifera, che merita di essere rispettata e, soprattutto, tutelata.

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