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Potenza, il Covid c'è.. ma solo nel centro storico. Ecco l'obbligo di mascherina all'aperto: dopo un anno nulla è cambiato

Potenza, il Covid c'è.. ma solo nel centro storico. Ecco l'obbligo di mascherina all'aperto: dopo un anno nulla è cambiato


Nel giorno in cui viene certificato il crollo del capoluogo lucano nella 32ª edizione dell'indagine sulla Qualità della vita nelle province italiane, pubblicata oggi da 'Il Sole 24 Ore'. Arriva dal sindaco Guarente l'ordinanza di mascherina all'aperto per le vie del centro storico (piazze e vicoli adiacenti) dal 14 dicembre al 6 gennaio 2022 nella fascia oraria compresa dalle ore 10.00 alle 22.00. In merito riproponiamo l'intervento del professor Bassetti che ha più volte espresso perplessità sui provvedimenti di alcune amministrazioni di rendere obbligatorio l’uso delle mascherine anche all’aperto: «È un passo indietro. Le mascherine hanno senso solo dove servono, al chiuso. Lo dimostra il fatto che l’anno scorso con le mascherine obbligatorie abbiamo comunque avuto due ondate», affermava in una recente intervista a 'La repubblica'. Recentemente anche il virologo Marco Falcone, membro del consiglio direttivo della Società italiana di Malattie infettive e tropicali, la Simit, e ricercatore di Malattie infettive all’Università di Pisa ha commentato la richiesta di rendere obbligatoria la mascherina all’aperto fatta dai sindaci delle principali città italiane e dal presidente dell’Anci, Antonio Decaro. «L’obbligo di mascherina dappertutto è una misura che ha un suo impatto positivo perché costa poco, è facile da eseguire e ottiene spesso dei risultati», ha spiegato l’esperto all’Adnkronos Salute. «Chiaramente l’utilizzo delle mascherine all’aperto non serve tanto per bloccare la diffusione del virus all’aperto, perché all’aperto è quasi impossibile infettarsi», ha sottolineato Marco Falcone. «Introdurre l’obbligo di mascherina all’aperto favorisce il fatto che le persone la tengano anche nei luoghi chiusi, poiché è chiaro che avere già con sé la mascherina ne facilita l’utilizzo anche nelle occasioni di incontro e nei luoghi chiusi. Questo coronavirus non si diffonde con l’aria aperta, ma nei luoghi chiusi e mal ventilati, che è dove c’è la maggiore possibilità di ammalarsi», ha concluso l’esperto.

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